Due grandi veterani, due grandi campioni, uno che ha già smesso (Crawford), l'altro che si sta avvicinando alla fine della sua carriera (Rose). Ma il prodotto di Seattle e quello di Chicago si ritrovano a bordocampo per seguire la avventure palla in mano dei loro rispettivi figli. E scoprono di ammirarsi e rispettarsi tantissimo a vicenda
Si sono affrontati tante volte in campo, ora si ritrovano appena fuori da quelle righe, spettatori (interessati) alle giocate dei loro figli. Jamal Crawford e Derrick Rose si godono i primi canestri - rispettivamente - di JJ e PJ ma riscoprono anche un'amicizia che lontano dal campo si è rafforzata nel tempo. "In passato [Derrick] mi ha raccontato di come io sia stato uno dei primi giocatori professionisti che ha visto dal vivo, da ragazzino, quando giocavo a Chicago nei circuiti Pro-Am - e quanto questo avesse significato per lui", racconta Crawford in un lungo post su Instagram. "Guardandomi aveva capito che si può essere un professionista ma anche una persona normale. Ma ora fatemi dire cosa vuol dire lui, per me. Cerco sempre di ricordare a D-Rose quanto lo ammiro. Tra quelli più giovani di me, c'è una lista davvero corta, ma corta, corta, di giocatori che considero i miei preferiti. E lui è uno di questi. Vederlo giocare mi rende felice, ma perfino il suo talento per me arriva al secondo posto rispetto a chi è Derrick fuori dal campo. Parte del motivo per cui gli voglio così bene è che ne ho visti davvero pochi con quel tipo di talento e quella umiltà!! Ora ritrovarci in palestra tutti i fine settimana, a parlare di come va la nostra vita, è un cerchio che si chiude - mentre guardiamo i nostri figli PJ e JJ e gli altri ragazzini giocare. È qualcosa di davvero speciale. Derrick tu per noi vuoi dire davvero tanto, sei uno dei pochi, e quelli 'veri' lo sanno. Te lo dico ogni volta che ti vedo. L'unico e inimitabile #POOH", conclude, utilizzando quel soprannome con cui solo pochi possono "apostrofare" l'ex stella dei Bulls oggi ai Knicks.