Mercato NBA, da Turner-Hield alla scelta 17: le opzioni e i nomi per i Lakers al Draft
Nella notte del Draft i Los Angeles Lakers si giocano un pezzo del loro futuro con la decisione da prendere sulla scelta numero 17 a disposizione. Jovan Buha di The Athletic ha esposto le cinque opzioni a disposizione di Rob Pelinka per migliorare il roster attorno a LeBron James e Anthony Davis, usando la scelta per fare il salto di qualità necessario per giocarsela nel 2023-24. Ecco le opzioni e i nomi possibili
OPZIONE 1: TENERE LA SCELTA | La scelta più semplice per i Lakers sarebbe sicuramente quella di tenere la scelta numero 17 e selezionare un giocatore in grado di dare immediatamente un contributo, a costo controllato per quattro anni e capace di inserirsi nel sistema di coach Darvin Ham. Ecco i cinque giocatori accostati ai gialloviola nel caso in cui tenessero la scelta
KOBE BUFKIN, MICHIGAN | Guardia capace di ricoprire due ruoli e di giocare in modi diversi, porta non solamente tiro perimetrale ma anche ottima difesa sulla palla e una capacità speciale di finire al ferro. Per lui si parla anche di piena Lottery: trovarlo alla 17 sarebbe un affare
DERECK LIVELY II, DUKE | Lungo atletico capace di proteggere il ferro e farsi trovare in area per gli scarichi dei compagni, un po’ alla Jarrett Allen: sarebbe un’opzione da far crescere alle spalle di Anthony Davis, provando a esplorare una dimensione di tiro perimetrale ben presente al liceo e nei tornei AAU, ma completamente sparita al college
JETT HOWARD, MICHIGAN | Uno dei migliori tiratori del Draft, con misure per giocare da esterno e una pericolosità al tiro che farebbe le fortune delle spaziature dei Lakers, specie attorno a LeBron James (che ha giocato con suo padre Juwan). Difensivamente è da registrare, ma difficile trovare un tiratore di quelle dimensioni in giro
NICK SMITH JR., ARKANSAS | Era materiale da top-10 ma non ha avuto un buon anno ad Arkansas, anche per problemi a un ginocchio. In attacco ha tocco e shot-making, giocando bene lontano dalla palla per fornire spaziature, e pur avendo limiti difensivi (magro, non può marcare più ruoli, puntato dagli avversari) si impegna tantissimo per mascherarli
NOAH CLOWNEY, ALABAMA | Ha dimensioni da 4 che può scalare 5, lunghezza per proteggere il ferro e coordinazione per finire in attacco, a cui aggiunge tiro morbidissimo – almeno in teoria, visto che non ha avuto grandi percentuali al college. Non ha grande mobilità laterale sul perimetro né creazione individuale, ma è uno su cui poter lavorare
OPZIONE 2: CEDERE LA SCELTA CON BEASLEY E BAMBA PER UN TITOLARE | Il modo più semplice per trovare uno o più giocatori in grado di dare una mano subito è accorpare i contratti di Malik Beasley (16.5 milioni in team option da esercitare entro il 29 giugno) e di Mo Bamba (10.3 milioni non garantiti) insieme alla scelta 17 per uno o più contratti nei dintorni dei 26.8 milioni che portano in dote. Svanita l’opzione Porzingis, finito a Boston, ecco gli altri nomi di The Athletic
BUDDY HIELD E MYLES TURNER, INDIANA PACERS | Da anni ormai vengono accostati ai gialloviola, specie nei mesi in cui i Lakers cercavano disperatamente di cedere Russell Westbrook. I Pacers non hanno fretta di cedere nessuno dei sue, specialmente Turner che vale più di due contratti in scadenza e una scelta di metà primo giro, considerando che Indiana ha già la 26
DORIAN FINNEY-SMITH E ROYCE O’NEALE, BROOKLYN NETS | Brooklyn ha ancora degli esterni da poter piazzare, soprattutto visto che i titolari nel ruolo sembrano dovere essere Mikal Bridges e Cameron Johnson, rendendo quindi sia Finney-Smith che O’Neale spendibili per il miglior offerente, diventando immediatamente i migliori esterni perimetrali del roster. Brooklyn ha sia la 21 che la 22 al primo giro del Draft
GARY TRENT JR., TORONTO RAPTORS | Un po’ a sorpresa ha esercitato la player option a sua disposizione per rimanere nel contratto coi Raptors, ma non è detto che rimanga in Canada visto che da tempo ormai si parla di una sua partenza. Sarebbe un’opzione in più dalla panchina alle spalle di Austin Reaves, quel tiratore che Beasley non è riuscito a essere
OPZIONE 3: CEDERE LA SCELTA PER PIÙ ASSET | Una delle opzioni per i Lakers è quella di cedere la scelta numero 17 insieme a uno dei contratti per scendere al Draft e ricevere più di una scelta, ad esempio con la già citata Brooklyn (21 e 22) o con altre squadre che detengono multiple scelte al Draft, aumentando così il numero di giovani nel roster a costo controllato
OPZIONE 4: CEDERE LA SCELTA PER SALIRE IN LOTTERY | È lo scenario meno probabile, anche perché i Lakers vogliono tenersi i loro asset migliori — tra ci Max Christie, per il quale la dirigenza ha fatto sapere di non essere interessata a nessuno scambio — invece di cederli per salire. Non c’è, o almeno non sembra esserci, un singolo giocatore del quale i Lakers si sono innamorati tanto da salire a prenderlo, mantenendo un ampio ventaglio di soluzioni
OPZIONE 5: SCEGLIERE AL DRAFT PER SCAMBIARE ALLA DEADLINE | Rob Pelinka ha già dimostrato di essere un uomo paziente con la vicenda Russell Westbrook, aspettando il momento giusto per cederlo senza rimetterci troppo. Un’opzione sarebbe quella di confermare Beasley e Bamba e di scegliere un giocatore alla 17 con il maggior valore di mercato possibile, così da poter scambiare (magari anche insieme a un D’Angelo Russell rinnovato) nei dintorni della deadline, come fatto quest’anno