Il veterano ora ai Philadelphia 76ers pensa che Young sia ingiustamente sottovalutato. Secondo Beverly, il playmaker degli Atlanta Hawks raccoglierà l'eredità di Steph Curry e continuerà a cambiare il gioco
Dopo ormai quindici anni di carriera da professionista, di cui dieci spesi in giro per la NBA, è difficile ricordare una discussione in cui Pat Beverly non abbia sentito il bisogno di dire la sua. La loquacità, dentro e fuori dal campo, è una delle caratteristiche più note del veterano da poco arrivato ai Philadelphia 76ers. Da quando Beverly dispone di un podcast tutto suo, poi, le considerazioni, spesso nella forma di sparate clamorose, arrivano con cadenza puntuale. Tra gli argomenti affrontati nell'ultima puntata del "Pat Bev Pod" c'era anche l'esclusione di Trae Young dai convocati per Team USA. "Trae potrebbe tranquillamente prendere il posto di chiunque sia a roster ora, perché è un giocatore migliore di quelli che scenderanno in campo al Mondiale" ha dichiarato Beverly, per poi spingersi addirittura oltre.
Trae è l'erede di Steph
"Ha vinto un sacco di partite, segnando i tiri decisivi" ha aggiunto Beverly, "ha portato i suoi compagni alle finali di Conference, dominando anche in trasferta". Non contento, l'ex Clippers e Lakers ha quindi rincarato la dose affermando che "Trae sta reinventando il gioco, portando avanti quello che ha fatto Steph Curry". Secondo Beverly è comunque solo questione di tempo perché "Trae Young vestirà quella maglia, se non è quest'anno sarà alla prossima occasione".