NBA, Fournier: "Forse sono pazzo, ma spero ancora di giocare: posso aiutare questi Knicks"

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Il francese è da tempo ai ferri corti con coach Tom Thibodeau. Dopo aver chiesto di essere ceduto ("Se mi tengono a New York è come se mi uccidessero"), si ritrova al via della nuova stagione ancora nella Grande Mela ma fuori dalle rotazioni di squadra. "Forse sto sognando, ma so di poter giocare"

Aveva detto: "Se i Knicks non mi cedono, è come se mi uccidessero". E quello che non uccide, si sa, rende più forti. Forse sarà così anche per Evan Fournier, che dopo un Mondiale deludente con la sua Francia, si prepara al via di una nuova stagione NBA e si prepara a farlo, ancora, con i New York Knicks. Con ogni probabilità, però, fuori dalle rotazioni di coach Thibodeau. Ma Fournier non ci sta: "Forse sto sognando, ma io sono convinto di poter aiutare questa squadra. So giocare a pallacanestro, questo è sicuro; e porto in campo qualità che questo roster non ha", dice, alludendo probabilmente al tiro da fuori (solo Brunson, Hart e Grimes sono oltre il 38% da tre, il dato che lui ha tenuto in tutta la sua carriera NBA). In tutta onestà spero ancora di poter trovare spazio in campo, e giocare. Forse sono pazzo, forse coach Thib ha già preso la sua decisione ma se così fosse io non posso fare altro che giocare così bene in allenamento da costringerlo a usarmi". 

Un'eventualità che proprio l'allenatore di New York sembrava avere ancora escluso solo poche settimane fa: "Ho rispetto per lui come persona e come giocatore - aveva detto - ma è difficile argomentare contro un record di 37-22". Ovvero quello dei Knicks da quando Fournier era finito fuori dalle rotazioni.  

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