Il coach degli Warriors, ex giocatore di San Antonio e amico di lunga data del veterano degli allenatori NBA, aveva detto di aver visto un Popovich "rigenerato" dopo l'arrivo della grande promessa Victor Wembanyama in casa Spurs. La replica del diretto interessato, in puro stile Popovich, non si è fatta attendere
A SAN ANTONIO È CAMBIATO TUTTO DA QUANDO C'È WEMBANYAMA | LEGGI L'ARTICOLO
Il rapporto d'amicizia e affetto tra Gregg Popovich e Steve Kerr è uno dei più profondi e longevi di tutta la NBA e ha le sue origini tra la fine degli anni Novanta e l'inizio dei Duemila, quando l'attuale coach degli Warriors chiudeva la carriera da giocatore con due titoli (1999 e 2003) vinti a San Antonio sotto la guida del coach ancora oggi sulla panchina degli Spurs. Un rapporto cementato nel corso degli anni e che ha vissuto anche la convivenza sulla panchina dei Team USA, con Kerr a fare da assistente e Popovich prima di prenderne il posto dopo l'oro olimpico di Tokyo 2021. E lo stesso Kerr non ha mai fatto mistero di aver imparato il mestiere di allenatore da Popovich, suo modello insieme all'altra leggenda Phil Jackson, per cui ha giocato a Chicago. Non c'è quindi dubbio sul fatto che Kerr, interpellato a proposito del suo mentore nella conferenza stampa di presentazione dell'amichevole tra Warriors e Spurs, fosse sincero quando ha affermato di vedere un Popovich "Rigenerato dopo quest'estate". Il riferimento, come ovvio, era all'arrivo a San Antonio del fenomeno Victor Wembanyama, prospetto di talento generazionale che, secondo Kerr, avrebbe galvanizzato il collega. La replica di Popovich, 74 anni compiuti, non si è fatta attendere e, come da previsioni, è stata in puro stile Popovich. "Da cosa sarei stato rigenerato?" ha esordito il coach degli Spurs, con la solita espressione seriosa, di fronte ai microfoni prima della partita poi vinta dai suoi contro Curry e compagni. "Ero forse in un istituto psichiatrico? Ero forse depresso e rannicchiato nel letto in camera mia?" ha chiesto Popovich al cronista che gli aveva riportato le parole di Kerr. "Steve è uno st***zo" ha quindi proseguito coach Pop, senza più riuscire a trattenere il sorriso, "e glielo dirò stasera dopo la partita".