NBA, punti di forza & punti deboli: una statistica significativa per ogni squadra
Al via del nuovo campionato le squadre si presentano diverse nei roster e, a volte, anche nelle filosofie di gioco. Ma l'ultimo campionato lascia in eredità una mole enorme di dati statistici che tratteggiano qualità e mancanze delle 30 squadre NBA. Ecco, roster per roster, le caratteristiche più interessanti, che siano da mantenere (se positive) o da provare a correggere per migliorare (se negative)
QUINTETTI E RISERVE: I 30 ROSTER AL VIA DELLA STAGIONE 2023-24
- A Est la scorsa stagione (regolare) è stata dominata dai Milwaukee Bucks e dai Boston Celtics, le due squadre titolari del primo e del secondo record della lega. A sorpresa però in fondo ci sono arrivati i Miami Heat (soltanto ottavi al termine della regular season). Alcune squadre sono apparse in crescita (New York, Orlando), altre in difficoltà (Chicago). Cosa c'è di buono e cosa va cambiato squadra per squadra
- Con a roster Trae Young (9.5 punti a partita ottenuti con tiri dal palleggio, 9° NBA) e Dejounte Murray (8.5, 13°) gli Hawks sono stati primi assoluti in questo aspetto del gioco. Ma da quando è arrivato Snyder, il totale dei punti procurati dai "pull-up jumper" è diminuito: da tenere d'occhio il trend
- Nessuno ha concesso meno punti per possesso in transizione dei Boston Celtics (solo 1.06 ad azione). Vero, ora non c'è più Marcus Smart, ma al suo posto è arrivato Jrue Holiday, e la difesa non dovrebbe risentirne troppo
- La difesa dei Nets ha fatto il suo, lo scorso anno (le percentuali degli avversari sono state le quarte più basse - tenuti al 53.0% dal campo). Ma il dato era del 52.5% prima dell'All-Star break, diventato il 54.0% dopo. Una tendenza che deve preoccupare?
- Erano 6° nel 2021-22 (tirando di squadra il 36.5%), sono precipitati al penultimo posto in tutta la lega (33.0%) lo scorso anno. Il ritorno di LaMelo Ball, tiratore da 37.6% su quasi 11 tentativi, assente per più di metà stagione) potrà sicuramente aiutare
- Forzare palle perse per creare punti facili. I Bulls ne hanno fatto un loro punto di forza: 15.4 palloni sporcati a partita (4°) e ben 18.3 punti ottenuti dalle palle perse degli avversari (anche qui 4° in tutta la NBA). E con l'aggiunta sul perimetro di un difensore come Jevon Carter i Bulls possono essere ancora più pericolosi
- La miglior efficienza difensiva NBA lo scorso anno è stata quella dei Cavs (109.9 punti concessi su 100 possessi), soprattutto grazie al lavoro dei loro lunghi: Allen e Mobley hanno concesso 0.91 punti a possesso in post agli avversari, 3° miglior dato NBA
- Per una squadra che dalla lunetta ha tirato tanto (25.7 a sera, 2° dato NBA), segnando parecchio (19.8 punti a sera a cronometro fermo, 4° dato), le percentuali possono migliorare (77.1%, 21°). Anche da due scarsa precisione al tiro per i Pistons, ultimissimi nella lega con il 51.6%. Può servire il ritorno di Cade Cunningham
- Un flipper (o quasi) l'attacco di coach Carlisle: la palla resta nelle mani dei suoi giocatori 2.83 secondi per tocco (2° dato NBA), poi va subito verso un compagno. E i passaggi spesso sono assist (27.0 a partita, 6° dato NBA)
- Nessuna squadra NBA ha vinto più degli Heat le gare con scarti di al massimo 5 punti nei 5 minuti finali ("clutch"). Ben 32 le partite vinte (su 44 disputate), con Jimmy Butler maestro dei minuti finali (151 punti segnati col 50.5% al tiro con le partite in equilibrio verso la sirena)
- Se la partita era punto a punto, nelle situazioni "clutch", i Bucks tendevano a vincerla (finita così nel 77.1% dei casi - nessuna squadra è andata oltre il 65%). Ma Antetokounmpo e compagni hanno anche avuto la loro dose di successi facili: 4° per vittorie con 10 o più punti di scarto (ben 30)
- Knicks e attacco per anni non sono certo stati sinonimi. L'anno scorso hanno chiuso al 3° posto per efficienza offensiva (117 punti per 100 possessi). Il merito va soprattutto a Jalen Brunson: con lui in campo l'offensive rating è stato 8.1 punti meglio di quando si fermava a tirare il fiato (119.2 vs. 111.1)
- Con 48.3 penetrazioni a partita, i Magic sono stati nella top 10 NBA (10°): quasi dodici canestri a partita (11.7) arrivano da lì, visto che le penetrazioni venivano convertite in punti nel 63% dei casi. Il migliore nella specialità? Un campione del mondo: Franz Wagner, con 7.2 punti a partita ricavati da una penetrazione al ferro
- Il plus/minus dei Sixers nei minuti "clutch" è stato il migliore di tutta la NBA (+75). Grazie soprattutto a Joel Embiid (+99, primo NBA) e a Tyrese Maxey (+88, terzo NBA)
- I Raptors hanno perso palla solo nell'11.8% dei propri possessi, il dato migliore della NBA e anche il terzo migliore di sempre dalla stagione 1996-97 a oggi. L'avvicendarsi tra Fred VanVleet (andato a Houston) e Dennis Schroder (arrivato dai Lakers) potrebbe peggiorare la statistica
- Per ogni tiro preso dal campo, gli avversari andavano in lunetta solo nel 24.4% dei casi (un quarto delle occasioni). Solo tre squadre hanno fatto meglio. Vuol dire scarsa difesa? No, perché Washington era anche 5^ NBA per percentuale concessa al ferro (avversari tenuti al 63.1%)
- La casa dei Nuggets campioni in carica, primi in regular season e (quasi) imbattibili nella cavalcata playoff. Playoff che hanno lasciato l'amaro in bocca a molti, come Lakers, Warriors e Suns, pronti a riprendere a giocare con l'intenzione di riscattarsi. E c'è anche chi ai playoff non ci era nemmeno arrivato, come i Mavericks, o è stato subito eliminato, come Clippers e Kings. A Ovest, come sempre, la competizione sarà agguerrita, e ogni squadra dovrà provare a imparare da quanto successo la scorsa stagione e a migliorare
- Dallas è stata 1° in tutta la lega per punti segnati (13.2 a partita) in situazioni di isolamento. La presenza di Luka Doncic (7.9 a partita, miglior dato della stagione) e Kyrie Irving (5.5 a partita), letali nel sapersi costruire un tiro senza l’assistenza dei compagni, ha fatto la differenza
- I Nuggets hanno rappresentato l’eccellenza della lega nella percentuale di realizzazione quando in attacco la palla è passata dal pitturato (70.5%) o dal gomito (65.1%). Non è un caso che si tratti delle due zone della metà campo offensiva in cui Nikola Jokic non ha rivali
- Steph Curry, Klay Thompson, Andrew Wiggins, Draymond Green e Kevon Looney hanno giocato insieme solo 27 partite la scorsa stagione, ma il loro net rating complessivo (+21.9) è stato il migliore di tutta la NBA
- In una stagione tutt’altro che facile, i Rockets sono stati la miglior squadra di tutta la lega per percentuale di rimbalzi catturati in attacco (34.4%), finendo al primo posto anche per punti da seconda opportunità segnati (16.7 a partita)
- 3° per percentuale da tre (38.1%) in tutta la NBA ma anche protagonisti di un misero 22° posto in quella da due (53.9%), i Clippers dovrebbero provare a bilanciare il loro attacco, magari tirando di più dalla lunga distanza (33.3 tentativi da tre a partita la scorsa stagione, 14° su 30)
- I Lakers hanno segnato 21.8 punti di media a partita tirando da meno di un metro e mezzo dal canestro, 2° miglior dato della NBA. LeBron James e compagni sono anche finiti 6° per punti segnati in post-up (4.9) e 4° per quelli segnati in contropiede (16.7)
- Per la 4° stagione consecutiva i Grizzlies hanno guidato la classifica dei punti segnati nel pitturato (58.4 di media a partita), ma per la prima parte della regular season 2023-24 non avranno il loro miglior marcatore in quella zona del campo, Ja Morant (9° in tutta la NBA l’anno scorso per punti segnati di media nel pitturato)
- Nella scorsa stagione i Timberwolves si sono piazzati al 3°posto nella classifica dei punti segnati in penetrazione (31.6 a partita), grazie soprattutto alla loro stella Anthony Edwards (9.3 a partita)
- Brandon Ingram, CJ McCollum e Zion Williamson hanno giocato insieme per soli 172 minuti complessivi la scorsa stagione, i Pelicans in qui minuti hanno registrato uno strabiliante +60. La speranza, a New Orleans, è che il trio delle meraviglie giochi più delle 10 partite totali mandate a referto nel 2022-23
- I Thunder, la scorsa stagione, hanno plasmato la loro identità di squadra sulla difesa: 1° per sfondamenti presi (1.44 a partita), 7° per palle perse forzate, 3° per palle vaganti recuperate e tiri contestati, 10° per tagliafuori
- 2° in tutta la NBA con 11.2 tiri in sospensione a partita segnati la scorsa stagione, i Suns avevano in Kevin Durant (3.9) e Devin Booker (2.9) il 2° e 4° miglior specialista della lega, a cui ora hanno aggiunto Bradley Beal (2.0 e 9° posto nella specialità nel 2022-23)
- Anche in una stagione per molti versi disgraziata, i Blazers si sono distinti nell’efficienza sui possessi caratterizzati da passaggi consegnati, in cui hanno segnato 1.08 punti di media. Tra i 76 giocatori che hanno mandato a referto almeno un possesso con passaggio consegnato a partita, Anfernee Simons è risultato il più efficace con 1.34 punti per possesso di media
- Lo starting five dei Kings, formato da De’Aaron Fox, Kevin Huerter, Harrison Barnes, Keegan Murray e Domantas Sabonis, ha giocato più minuti complessivi (900) di qualsiasi altro quintetto della NBA
- La scorsa stagione gli Spurs hanno corso una media di 18.92 miglia a partita, 1° in tutta la NBA. I ragazzi di Popovich sono invece finiti al 2° posto quanto a passo (102), la sfida sta ora nel mantenere questa velocità e questo dinamismo con in campo Victor Wembanyama
- I Jazz hanno tenuto gli avversari al 60.8% nei tentativi da meno di 1.8 metri dal canestro, 3° miglior dato di tutta la lega. Il solo Walker Kessler, da rookie, è risultato 4° sia per le stoppate di media (2.3) che per percentuale concessa al ferro (51.5%)