La guardia di Brooklyn, affatto nuova ad exploit del genere, ha iniziato la stagione 2023-24 con cifre da record. All'interno di una squadra alla ricerca di una nuova identità dopo il clamoroso tracollo dell'esperimento con Durant e Irving, Thomas potrebbe rappresentare la spalla ideale per Mikal Bridges. Nel frattempo, però, l'ex LSU è già entrato nella storia della franchigia e in quella della NBA
Non c'erano grandi dubbi sul fatto che Cam Thomas fosse in grado di segnare, perché nella sua pur fin qui breve carriera in NBA la guardia dei Nets aveva già dimostrato una notevole confidenza con il canestro. Autore di ben quattro partite oltre i 40 punti durante la scorsa stagione, la sua seconda da professionista, l'ex LSU si è però superato durante le prime battute della regular season 2023-24. Dopo i 30 punti rifilati a Dallas al debutto stagionale e i 36 che hanno contribuito alla successiva vittoria in trasferta a Cleveland, infatti, Thomas è stato grande protagonista anche allo Spectrum Center di Charlotte. I suoi 33 punti, frutto di un ottimo 10/17 sul campo accompagnato da ben 14 tiri liberi tentati, sono stati decisivi nella netta vittoria dei Nets ai danni degli Hornets. Nella storia della franchigia, un solo giocatore aveva segnato più punti complessivi nelle prime tre partite di una stagione: Kyrie Irving con 113 nel 2019-20. I 99 punti raccolti nelle prime tre gare da Thomas, lo piazzano comunque al secondo posto in compagnia niente meno che di Kevin Durant, anche lui autore di 99 punti nelle prime tre partite della stagione 2019-20.
Un altro record e una finestra sul futuro
Il grande inizio di stagione, però, ha regalato a Thomas anche un altro record, ancora più prestigioso. Con i suoi 22 anni e 17 giorni d'età è diventato il secondo giocatore più giovane di sempre ad iniziare una stagione con tre partite consecutive oltre i 30 punti. A precederlo, ora come ora, c'è il solo Shaquille O'Neal, che era riuscito nell'impresa a 21 anni e 248 giorni d'età. Al di là dei record, comunque alquanto significativi, le ottime prestazioni fornite dalla guadia dei Nets in questo avvio aprono una prospettiva interessante per lui e per la squadra. In effetti, il roster a disposizione di coach Vaughn, saturo di ali atletiche e specialisti difensivi, scarseggia di giocatori in grado di crearsi un tiro da soli e attaccare il ferro. E sono proprio quelle le specialità in cui eccelle Thomas, che in questa nuova versione dei Nets potrebbe trovare la sua giusta dimensione. Difficile che mantenga le medie sbalorditive tenute fin qui (61.4% dal campo e addirittura 70.5% da due), ma non è azzardato ipotizzare che a Brooklyn potrebbero essersi ritrovati in casa la spalla ideale per Mikal Bridges.