Nella gara vinta, non senza fatica, questa notte contro gli Houston Rockets, Russell Westbrook è partito dalla panchina per la prima volta dal suo arrivo ai Clippers. La scelta di cedere il posto in quintetto a Terance Mann sarebbe stata non solo accettata, ma addirittura proposta dall'ex MVP per provare ad aiutare la squadra in evidente difficoltà
I Clippers erano reduci da sei sconfitte consecutive, di cui cinque arrivate dopo l'innesto di James Harden nel roster a disposizione di coach Tyronn Lue, ed era evidente a tutti che l'impostazione tattica adottata non funzionasse. Occorreva provare qualcosa di nuovo, magari variando in maniera sostanziale le rotazioni, impresa però non facile da compiere senza scomodare l'ego delle quattro stelle ora in squadra. A rompere gli indugi pare sia stata proprio una delle stelle, ovvero Russell Westbrook, arrivato sull'altra sponda di Los Angeles lo scorso febbraio e da allora punto fermo del quintetto iniziale dei Clippers. Secondo diverse fonti, tra cui Chris Haynes di "Bleacher Report", Westbrook avrebbe chiesto al coaching staff di poter cedere il proprio posto nello starting five a Terance Mann. D'altronde, dall'arrivo di Harden, nei 58 minuti trascorsi sul campo il quintetto fin qui scelto da Lue per iniziare le partite (Harden-Westbrook-George-Leonard-Zubac) aveva registrato un net rating di -14.1 e i disastrosi risultati di squadra imponevano un cambio di rotta.
Una decisione (per il momento) azzeccata
La decisione di sostituire Westbrook con Mann nello starting five si è rivelata fortunata, perché i Clippers, pur faticando parecchio, hanno battuto gli Houston Rockets 106-100 soprattutto grazie al primo canestro decisivo segnato nel finale da Harden con la sua nuova maglia. Dal punto di vista individuale non è invece andata benissimo a Westbrook (8 punti e 2/9 dal campo in 17 minuti), che ha giocato forse la sua peggior partita da quanto è arrivato ai Clippers. Nondimeno, la sua richiesta di partire dalla panchina avrebbe generato reazioni molto positive sia dall'interno dello spogliatoio che tra la dirigenza della franchigia. Per l'ex Thunder e Wizards si tratta della seconda stagione consecutiva iniziata come titolare e, causa risultati di squadra pessimi, proseguita entrando a partita in corso. Era infatti successa la stessa cosa dodici mesi fa ai Lakers, quando Westbrook era passato dallo starting five alla panchina dopo sole quattro partite. Allora, però, era stata una decisione imposta dal coach gialloviola Darvin Ham e non una richiesta diretta da parte del giocatore.
[testo di Zeno Pisani | ha collaborato Sheyla Ornelas]