NBA, è ancora Chris Paul contro Scott Foster: altra espulsione e polemica. VIDEO

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Il primo ritorno da avversario di Chris Paul in Arizona è durato meno di un tempo, visto che più che con i suoi ex compagni di squadra se l’è presa con il suo vero arcirivale: l’arbitro Scott Foster. I due, che hanno una lunghissima storia di scontri alle spalle, si sono affrontati sul finire del secondo quarto per le lamentele di CP3, che sono valse due falli tecnici in rapida successione e la conseguente espulsione, al seguito della quale anche coach Steve Kerr si è preso un tecnico per sostenere il suo playmaker

Doveva essere la serata del grande ritorno di Chris Paul a Phoenix da avversario, ma alla fine la vera rivalità che è andata in scena è stata un’altra — ben più longeva e acrimoniosa rispetto a quella tra CP3 e i suoi ex compagni di squadra. A prendersi i riflettori è stato ancora una volta lo scontro tra il veterano playmaker e il veterano degli arbitri Scott Foster, che da ormai più di dieci anni si scontrano sui campi di mezza NBA. Questa notte non è andata diversamente: dopo essersi lamentato per un fischio contro di lui su Kevin Durant sul finire del primo tempo, Paul si è visto rifilare un fallo tecnico per proteste da Foster. CP3 non si è fermato e pochi secondi dopo è arrivato il secondo, risultando quindi nell’immediata espulsione del 38enne dal campo, chiudendo la sua partita con 6 punti e 6 assist e i suoi sotto di 16 all’intervallo, perdendo poi la partita per 123-115 nonostante una rimonta fino al -3. Una situazione certamente non ideale per coach Steve Kerr, che già privo di Draymond Green per la sospensione di 5 gare dopo lo scontro con Rudy Gobert, anche se l’allenatore di Golden State ha provato a prendere le difese del suo giocatore vedendosi rifilare un fallo tecnico per proteste sempre da Foster. Parlando con i giornalisti dopo la partita, Foster ha detto semplicemente che Paul ha tenuto un "comportamento non sportivo" sia nel primo che nel secondo tecnico lamentandosi per il fischio, decisione che ovviamente non ha convinto Kerr. "Penso che Scott abbia visto che Chris non la smetteva con le proteste e per quello gli ha dato il secondo tecnico, o almeno questa è stata la spiegazione. Per quanto mi riguarda Chris non meritava l’espulsione: il primo tecnico ci stava, assolutamente, ma il secondo non era necessario. Tutti sono frustrati in campo, ma la responsabilità è degli arbitri".

Paul spiega: "È una questione personale, c'entra mio figlio"

Dopo la partita Chris Paul si è presentato davanti ai media per spiegare la sua versione dei fatti, in qualche modo però aumentando il mistero che circonda la loro faida. "È una questione personale, c'entra mio figlio" ha ammesso CP3. "C'è stata una situazione qualche anno fa di cui tutti sono a conoscenza, abbiamo avuto un incontro ai tempi in cui ero ai Clippers in cui c'era anche mio padre e Doc Rivers. A me sta bene quando un arbitro vuole parlare, ma non mi sta bene che usi il tecnico per mandare un messaggio". Secondo la ricostruzione fatta su Twitter da Rob Perez, anche in campo Paul dopo l'espulsione ha ripetuto diverse volte "Sta parlando di mio figlio", anche se al momento non è chiaro a cosa si stia riferendo.