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NBA, i tifosi fischiano e Steve Kerr ammette: "Abbiamo perso lo spirito e la fiducia"

NBA

Dopo essere stata travolta dai Raptors, Golden State ha collezionato un'altra sonora sconfitta casalinga per mano dei Pelicans e nella notte sono arrivati anche i fischi del pubblico del Chase Center. Secondo Steve Kerr, ora come ora, la squadra ha perso lo spirito e la fiducia nei propri mezzi che l'hanno caratterizzata nell'ultimo decennio. E nel dopo partita anche Steph Curry non ha negato la gravità della crisi attraversata dai Dubs

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Nei quasi dieci anni trascorsi da Steve Kerr sulla panchina di Golden State non sono mancati i momenti difficili, alcuni dei quali addirittura drammatici dal punto di vista sportivo. Eppure dopo la pesante sconfitta contro New Orleans, la seconda nel giro di 48 ore tra le mura amiche del Chase Center, il coach è sembrato forse per la prima volta davvero affranto. Anche perché, in questo caso di certo per la prima volta negli ultimi dieci anni, sono arrivati i fischi dei tifosi ad accompagnare la pessima prestazione messa in campo dalla squadra. "Ci meritiamo quei fischi" ha esordito Kerr nella conferenza stampa del dopo partita, "ora come ora abbiamo perso lo spirito e la fiducia in noi stessi che ci hanno caratterizzato in tutti questi anni". "Siamo fuori sincrono su entrambi i lati del campo, siamo una squadra troppa silenziosa in questo momento, non comunichiamo durante la partita e spero che Draymond [Green] ci possa aiutare con il suo rientro" ha poi proseguito Kerr. E il calendario non sembra voler concedere favori ai Dubs, attesi ora da quattro trasferte consecutive. "Dobbiamo ricompattarci alla svelta, questa è la NBA e non c'è tempo da perdere per cui non abbiamo scelta". 

L'amarezza di Steph Curry

Dopo la pesante sconfitta contro i Pelicans, Kerr non è stato l'unico in casa Golden State a palesare l'amarezza e la frustrazione per le condizioni in cui versa la squadra. "Onestamente anche io nella mia testa stavo fischiando la squadra per come stava giocando" ha commentato Steph Curry a proposito della reazione dei tifosi di casa. La gravità della crisi attraversata da Golden State ha trovato poi conferma in un'uscita poco consueta per Steph, noto per la ritrosia nell'intromettersi nell'operato del front office. Quando al capitano gli è stato chiesto se un eventuale intervento sul mercato per apportare modifiche al roster fosse ormai inevitabile, infatti, Curry ha risposto dicendo: "Mi sembra abbastanza evidente che se le cose rimanessero così...sarebbe una cosa da pazzi, no? Se continuiamo a fare le stesse cose non possiamo che aspettarci gli stessi risultati".