Grossi problemi in casa Clippers: dopo aver provato a giocare nel primo quarto, Kawhi Leonard ha dovuto abbandonare la partita contro i Minnesota Timberwolves per problemi alla schiena, andando direttamente a casa per riposare. Senza di lui la squadra è crollata facendosi rimontare 22 lunghezze di vantaggio e perdendo di 18 una sfida che poteva rilanciarli in classifica
Dopo una regular season quasi interamente priva di problemi fisici, proprio avvicinandoci al momento decisivo della stagione gli L.A. Clippers stanno tornando a fare i conti con gli infortuni delle loro stelle — e i risultati in campo ne sono una diretta conseguenza. Dopo aver perso 7 delle ultime 14 partite, la squadra di coach Tyronn Lue aveva un’ottima opportunità per rilanciarsi in classifica ospitando i Minnesota Timberwolves privi di Karl-Anthony Towns, e tutto sembrava andare per il meglio volando anche sul +22 a metà secondo quarto. Già alla fine del primo, però, i Clippers avevano visto Kawhi Leonard prendere la via degli spogliatoi e da lì non è più rientrato neanche in panchina: la stella di L.A. non riusciva più a sopportare degli spasmi alla schiena che lo stavano tormentando sin dal mattino, e dopo aver segnato 6 punti nei primi 12 minuti ha dovuto alzare bandiera bianca — provando così tanto dolore da decidere di rientrare a casa per riposare invece di sedersi in panchina con i compagni. Le telecamere della Crypto.com Arena lo hanno inquadrato mentre lasciava il palazzetto camminando con difficoltà, e secondo quanto riferito dal suo allenatore il suo status per le prossime due gare in trasferta a Chicago e New Orleans è quantomeno in dubbio: "Già da stamattina non eravamo sicuri se fosse riuscito a giocare. Ci ha provato ma non si è mai sciolto. Spero ci sia per le prossime partite".
Esce Kawhi, spariscono i Clippers: da +22 a -20 in due quarti
Senza di lui i Clippers sono totalmente crollati, passando dal +22 sul 57-35 al -20 sul 114-94 a 4:10 dalla fine, prima di concludere con -18 del punteggio finale. Un mega-parziale di 79-37 che ha pesanti ripercussioni in classifica, visto che — complici anche i problemi fisici di James Harden, alle prese con un infortunio alla schiena, e quelli di Paul George con un ginocchio sinistro dolorante — ora la franchigia di L.A. deve guardarsi le spalle dai New Orleans Pelicans (distanti due partite con lo scontro diretto tra tre giorni) e dai Phoenix Suns (distanti 3.5 partite, ma con due scontri diretti il 10 e 11 aprile). Una situazione non semplice, specie dopo che Leonard ha vissuto la sua stagione più sana da quando è arrivato a L.A., disputando 58 partite su 64 fino a questo momento. La speranza per i Clippers è che i problemi alla schiena non lo limitino quantomeno tra un mese, quando cominceranno i playoff.