NBA, risultati della notte: Minnesota batte i Lakers e torna 1^, Brunson travolge i Bucks
I T'Wolves approfittano delle assenze di LeBron e Davis per vincere in casa dei Lakers e tornare al primo posto a Ovest. I 43 punti di Jalen Brunson infliggono a Milwaukee la quarta sconfitta in fila, riaprendo la corsa al secondo posto a Est. Tyrese Maxey firma il suo massimo in carriera da 52 punti nel successo su San Antonio al doppio overtime (33+18 per Wembanyama), Paul George (39) e Kyrie Irving (48) sono decisivi nei successi di L.A. e Dallas, vittorie cruciali di Indiana su Miami e New Orleans su Phoenix
- A sole 24 ore dalla netta sconfitta patita per mano dei Lakers, Cleveland torna sul parquet dalla Crypto.com Arena e questa volta resiste fino all’ultimo possesso. I Cavs comandano praticamente per tutta la partita grazie a Darius Garland (28 punti e 8 assist), ma crollano nel 4° quarto sotto i colpi di uno strepitoso Paul George. È proprio l’ala a regalare ai Clippers il vantaggio a 7 secondi dalla fine, per poi stoppare proprio Garland nell’altra metà campo
- Senza Kawhi Leonard e con la posizione in classifica da difendere, è Paul George a prendersi sulle spalle i Clippers. La rimonta nel 4° quarto è in buona parte opera sua, così come portano la sua firma le due giocate infine decisive per dare la vittoria ai ragazzi di coach Lue. Per George il tabellino dice 39 punti, 11 rimbalzi e 7 assist
- Ai Mavs ci vogliono un supplementare e le prestazioni strepitose di Kryie Irving e Luka Doncic, che sfiora l’ennesima tripla doppia con 37 punti, 12 assist e 9 rimbalzi, per battere una Houston tutt’altro che arrendevole. I Rockets, guidati da un Fred VanVleet da 24 punti e 12 assist, conducono per quasi tutta la partita ma i due liberi sbagliati da Jabari Smith Jr. (12 punti e 9 rimbalzi) e la tripla sulla sirena concessa a Dante Exum (14 punti e 9 rimbalzi) a portare al supplementare, poi dominato da Dallas
- Se i Mavs, spesso troppo pigri sia in attacco che in difesa, restano attaccati alla partita contro Houston è di fatto grazie a Kyrie Irving, che gioca una partita clamorosa in cui per larghi tratti è del tutto immarcabile. Il tabellino finale dice 48 punti con 7 rimbalzi e 15/25 dal campo, permettendo ai Mavs di fortificare il proprio quinto posto in classifica mettendo due gare di distanza rispetto a Phoenix e New Orleans
- In uno scontro diretto cruciale per la sesta posizione a Est, i Pacers tengono duro e fortificano la loro posizione in classifica grazie a Myles Turner, che firma una doppia doppia da 22+13 nonostante l’infortunio all’indice destro subito a inizio settimana. Sono suoi i due tiri liberi decisivi nel finale di gara per suggellare la quarta vittoria nelle ultime cinque per i Pacers, che mandano sette giocatori in doppia cifra resistendo ai 27+7+7 di Jimmy Butler, i 21 di Tyler Herro e i 20 a testa di Bam Adebayo e Caleb Martin
- Altra vittoria cruciale in ottica sesto posto a Ovest per i Pelicans, che vincono in Arizona e raggiungono i Suns con un record di 46-32, pur non avendo il tie-breaker a favore. Il ritorno in campo di Zion Williamson (29 punti con 10 rimbalzi, 7 assist e il career-high da 5 stoppate) e la prestazione di CJ McCollum (31) permettono ai Pelicans di interrompere una striscia di quattro sconfitte in fila. Bradley Beal segna 33 punti, ma Devin Booker chiude "solo" con 25 dopo le tre gare consecutive da 50+ contro i Pelicans
- Dopo 15 sconfitte consecutive, i Raptors vincono due gare in fila per la prima volta da metà febbraio, ringraziando il massimo stagionale da 31 punti di Immanuel Quickley che realizza anche 13 assist per ispirare i 22 di RJ Barrett, i 21 di Kelly Olynyk e i 20 di Gary Trent Jr. Per Washington invece si tratta della 64^ sconfitta (sesta nelle ultime 7 partite), rendendo la stagione 2023-24 la più perdente della sua storia, nonostante gli sforzi di un Deni Avdija da 32 punti e 10 rimbalzi e i 29+12 assist di Jordan Poole
- I Thunder ritrovano la vittoria dopo tre sconfitte in fila, ma hanno bisogno di un grande Josh Giddey e di due triple cruciali di Isaiah Joe negli ultimi 90 secondi di partita per avere ragione degli Hornets. Sempre senza Shai Gilgeous-Alexander e Jalen Williams, gli ospiti trovano 26 punti da parte di Aaron Wiggins e 20+10 di Chet Holmgren, ringraziando l’errore sulla sirena di Brandon Miller che avrebbe portato la partita all’overtime
- Senza le due stelle, è ancora Josh Giddey a gestire la maggior parte dei palloni, producendo la sua 11^ tripla doppia in carriera con 20 punti, 13 rimbalzi e 13 assist in 37 minuti di gioco con un plus-minus di +15. La sua serata è necessaria per spegnere gli 8 giocatori tutti in doppia cifra dei padroni di casa, tra cui spiccano i recenti ex Vasa Micic (17 punti e 10 assist), Tre Mann (18 con 7/7 al tiro) e Davis Bertans (12 con 4 triple a segno) che vanno vicini a tirare un brutto scherzo agli ex compagni
- Quinta vittoria consecutiva, 14^ nelle ultime 16 e 13^ in fila davanti al proprio pubblico per i Celtics, che vivono una serata di assoluto relax contro i Blazers. Jaylen Brown festeggia i 10.000 punti in carriera mettendone 26, sopperendo all’assenza di Jayson Tatum (ginocchio) per guidare i Celtics, già sicuri del miglior record in NBA. Ai Blazers non bastano i 28 dell’ex Delano Banton e i 22+14 di Deandre Ayton, chiudendo una trasferta da 7 partite con 5 sconfitte
- C’è ben poco da segnalare nella larghissima vittoria dei Kings a Brooklyn, festeggiando la 61^ doppia doppia consecutiva di Domantas Sabonis (18+20) e i 20 di De’Aaron Fox per interrompere una striscia di due sconfitte in fila e riprendersi l’ottavo posto a Ovest approfittando del ko dei Lakers. La striscia di due successi in fila dei Nets viene bruscamente interrotta da un -30 a cui nemmeno i 21 punti di Cam Thomas riescono a opporsi, complice il -25 già accumulato nel primo tempo
- Gli Warriors scendono in campo già sicuri del decimo posto a Ovest e risparmiano Steph Curry, permettendo a Klay Thompson di vivere una serata da prima opzione offensiva. Il quattro volte campione NBA risponde con una prestazione da 32 punti per propiziare la settima vittoria nelle ultime otto dei suoi, che hanno anche 21+10 da Jonathan Kuminga e 16 a testa da parte dei rookie Trayce Jackson-Davis e Brandin Podziemski. 12^ sconfitta in fila per Utah che non va oltre i 27 di Johnny Juzang e i 25 di Keyonte George
- I Sixers risparmiano a Joel Embiid la seconda partita di un back-to-back, ma nonostante la stanchezza e una partita passata quasi interamente in svantaggio da metà del secondo quarto in poi (finendo anche sotto di 13 dopo aver toccato il +14), trovano abbastanza energie per chiudere i conti con un parziale di 10-0 nel secondo overtime. Kelly Oubre segna 26 punti e Nic Batum aggiunge giocate cruciali con 3 triple nel suo match, ma il motivo della vittoria dei Sixers è senza ombra di dubbio Tyrese Maxey
- Senza Embiid è ovviamente Maxey a caricarsi la squadra sulle spalle, firmando la sua terza prestazione stagionale da 50 punti chiudendo con 52 (nuovo massimo in carriera), 5 rimbalzi e 7 assist, tirando 19/41 dal campo e 12/12 ai liberi nonostante un brutto 2/10 dall’arco. È suo il canestro in avvicinamento che firma la parità al termine dei regolamentari: nella storia dei Sixers solo lui, Embiid, Allen Iverson e Wilt Chamberlain possono vantare una stagione con 3 "cinquantelli"
- Batum sa meglio di tutti quanto sia speciale Victor Wembanyama: "Popovich ha detto la cosa giusta: questa potrebbe essere la sua peggior stagione della carriera. Sono contento che siamo riusciti a vincere stasera". Il fenomeno francese ha firmato la sua 42^ doppia doppia stagionale con 33 punti e 18 rimbalzi, aggiungendo anche 6 assist e 7 stoppate pur commettendo 9 palle perse, tirando 11/20 dal campo di cui 5/10 da tre (nuovo record in carriera per triple a segno). Le distrazioni nel finale costano però la partita agli Spurs
- In uno scontro cruciale per il secondo posto a Est, i Bucks continuano il loro pessimo momento perdendo la quarta partita consecutiva (sesta nelle ultime 7), venendo travolti nel terzo quarto da un parziale di 20-6 degli ospiti senza più riuscire a rimettere la testa avanti. Giannis Antetokounmpo torna in campo e chiude con 28 punti, 15 rimbalzi e 8 assist, ma né i 24 di Bobby Portis né i 23 di Damian Lillard aiutano i Bucks, che perdono Khris Middleton nel secondo quarto per un colpo al volto
- Il vero problema dei Bucks ha un nome e un cognome: quello di Jalen Brunson. Nelle cinque partite stagionali contro Milwaukee, la stella dei Knicks ha viaggiato a 37.2 punti di media, realizzandone 43 anche questa notte, la sua nona partita stagionale da 40 punti (meglio di lui solo Bernard King con 13 nella storia dei Knicks). Gli ospiti hanno anche 26 punti dall’ex Donte DiVincenzo (8/11 da tre) e 18+10 da Isaiah Hartenstein, portandosi a una sola gara di distanza dal secondo posto di Milwaukee in classifica
- I Magic approfittano del ko di Cleveland a L.A. per portarsi al terzo posto in classifica, e con il ko dei Bucks ha serie possibilità di giocarsi un incredibile secondo posto alle spalle dei Celtics. La quarta vittoria su quattro in stagione contro i Bulls porta la firma di Paolo Banchero (24 punti) e Jalen Suggs (19), resistendo ai 30 di DeMar DeRozan e i 15 di Javonte Green, forzando ben 21 palle perse agli ospiti. Le due notizie peggiori sono le uscite dal campo di Franz Wagner (caviglia) e Jonathan Isaac (schiena)
- Senza LeBron James fermato da una forma influenzale e senza Anthony Davis uscito nel primo quarto per un infortunio all’occhio, i Lakers combattono tornando anche a -5 nel secondo tempo contro la capolista dell’Ovest, ma non riescono a opporsi ai 31 punti di Naz Reid e i 26 di Anthony Edwards. I 46 punti realizzati dagli ospiti spaccano la partita, interrompendo la striscia di quattro successi in fila dei gialloviola che perdono nonostante i 30 punti di Rui Hachimura e il massimo stagionale da 19 di Jaxson Hayes
- Il ko di Milwaukee riapre la corsa al secondo posto, con Orlando, New York e Cleveland tutte in una partita e mezza di distanza. Indiana difende il sesto posto dall’attacco di Philadelphia e Miami, Atlanta non approfitta del ko di Chicago per riprendersi il nono posto
- Minnesota torna prima avendo il tie-breaker a favore nei confronti di Denver, che affronterà mercoledì notte in uno scontro diretto fondamentale. OKC rimane a una sola gara di distanza alle loro spalle, Clippers e Dallas sembrano destinate allo scontro 4-5 al primo turno dei playoff. Phoenix è ancora sesta ma New Orleans l’ha agganciata e Sacramento è solo una gara sotto, il ko dei Lakers li fa tornare al nono posto in classifica. Golden State aritmeticamente sicura del decimo
- Se la stagione finisse oggi, questi sarebbero gli accoppiamenti della post-season