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Playoff NBA, Lakers sotto 2-0, stanotte gara-3 (su Sky): la chiave è nei secondi tempi

NBA
©Getty

Non è che non ci siano state indicazioni positive, in casa Lakers, dai primi due scontri della serie contro i campioni NBA in carica. L.A. era sopra di 12 a metà del secondo quarto in gara-1 e con 20 punti di vantaggio dopo due minuti del terzo quarto in gara-3. Poi, però, si è spenta la luce. Merito anche dei Nuggets, certo, ma il calo dei Lakers preoccupa. Stanchezza (fisica e mentale) che porta a scelte meno lucide. E in gara-3 (ore 4 su Sky Sport NBA) LeBron e compagni non possono permetterselo

L’unica nota positiva, per i Lakers, è che la serie si è spostata a Los Angeles – e LeBron e compagni le prossime due partite potranno giocarle davanti al pubblico di casa, a partire dalla gara-3 in calendario stanotte, alle 4 (diretta su Sky Sport NBA, replica domani con commento in italiano). Per il resto, però, L.A. è sotto 2-0 nella serie e contro Denver non vince dal 16 dicembre 2022 (fanno 10 successi in fila per i Nuggets). Non che non ci sia niente da salvare nelle prime due gare della serie, per i gialloviola. Anzi. I primi tempi delle due partite alla Ball Arena hanno messo in scena dei Lakers vivi, addirittura incontenibili a tratti in gara-2 (Anthony Davis con 24 punti e un solo tiro sbagliato in tutto il primo tempo, con 11/12 dal campo; D’Angelo Russell a quota 18 con 6/7 da tre punti: L.A. sopra di 15). Solo che poi di una partita si giocano anche i secondi 24 minuti, e per i Lakers sono stati dolori. Lo dice quello che in America si chiama “eye test” (basta cioè aver visto la partita con i propri occhi), lo dice il punteggio, lo dicono soprattutto le statistiche, in particolare quelle avanzate. Nei primi tempi delle due gara di Denver i Lakers hanno viaggiato con un’efficienza offensiva di 121.4 punti per 100 possessi, tenendo i Nuggets a 102 punti per 100 possessi (un net rating di +19.4). 

Le cifre del secondo tempo: Lakers a picco. Stanchi?

Ma dopo l’intervallo, gli stessi indicatori statistici evidenziano il crollo dei gialloviola: l’attacco che non segna più (92.2 di efficienza offensiva), la difesa che non riesce minimamente a fermare Jokic e compagni (129.5 di efficienza difensiva, il peggior dato per i secondi tempi di tutte le 16 squadre in corsa ai playoff). Il net rating è spietato, e concede poche chance ai Lakers: su 100 possessi, i Lakers hanno perso i secondi tempi delle prime due gare della serie di -37.3 punti. In gara-1 fatale è stato il terzo quarto da 32-18 per i Nuggets; in gara-2 un quarto periodo da 32-20 (57-40 nel secondo tempo), dopo che i Lakers in avvio di terzo quarto erano sopra di 20 minuti. L’impressione è che Denver sia sempre arrivata ai finali di gara più fresca, mentre i Lakers – forse i 39 anni di James, magari anche i 31 di Davis – siano stati costretti piano piano ad alzare bandiera bianca per via di un evidente calo fisico. Stanchezza (fisica e mentale), meno lucidità nelle scelte, squadra che non è riuscita più a trovare le soluzioni offensive nei primi secondi del via delle prime due partite e tanta più difficoltà sia a segnare che a contenere l’attacco dei Nuggets. Più va avanti la serie, più la stanchezza dovrebbe aumentare, e questo potrebbe non aiutare i Lakers, che però sanno benissimo che gara-3 è l’ultima chiamata per provare a rimettere in gioco la serie (nessuna squadra ai playoff è mai riuscita a recuperare da 0-3). L’appuntamento è per stanotte in diretta alle 4 su Sky Sport NBA e poi domani in replica con il commento di Alessandro Mamoli e Matteo Soragna. 

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