Caitlin Clark e Angel Reese sono rivali già dai tempi del college, e ora che entrambe hanno fatto il loro ingresso in WNBA paiono intenzionate a portare avanti il loro confronto personale anche da professioniste. Nella notte Clark ha avuto la meglio con Indiana sulla Chicago di Reese, ma nella partita è successo un po' di tutto tra provocazioni e gioco fisico. Una sfida proseguita poi anche in conferenza stampa
Quando Caitlin Clark e Angel Reese sono state selezionate all'ultimo Draft della WNBA, rispettivamente alla prima e alla settima posizione, era chiaro a tutti che la loro rivalità, cominciata al college, sarebbe proseguita anche nelle loro carriere da professioniste. Dopo essersi incrociate, con risultati alterni, per due stagioni con le maglie di Iowa e LSU, nella notte Clark e Reese si sono incrociate per la prima volta sui parquet di una Gianbridge Fieldhouse dove si è registrato ancora una volta il tutto esaurito. Ad avere la meglio sono state le Fever padrone di casa per 71-70. Lo spettacolo non ha di certo deluso i 17.274 spettatori sugli spalti, anche perché, oltre al punto a punto finale, la gara è stata caratterizzata da una palpabile animosità. Animosità sfociata sul finire del 3° quarto con il fallaccio lontano dalla palla di Chennedy Carter, guardia di Chicago, ai danni di Clark. Un gesto di ripicca dopo che sul possesso precedente Clark aveva rubato palla a Carter e, dopo aver lanciato il contropiede vincente di Indiana, si era lasciata andare a una dedica non proprio simpatica nei confronti dell’avversaria. Un gesto che, senza grandi sorprese, ha incontrato l’applauso convinto di Reese, al momento seduta in panchina.
La questione tra Caitlin Clark e il resto della WNBA
Il duello, se così si può definire, è proseguito anche in sala stampa dopo la vittoria delle Fever. “Molto semplicemente non è un’azione che ha a che fare con il basket” ha dichiarato Clark, protagonista del successo di Indiana con 11 punti, 8 rimbalzi e 6 assist, attorno alla cui crescente popolarità si sta raccogliendo un malcontento da parte di molte colleghe ormai impossibile da negare. “Arrivati a questo punto ho capito che subirò almeno un paio di colpi bassi a ogni partita” ha poi aggiunto Clark, “Sto cercando di non lasciarmi distrarre e di rimanere concentrata sulla partita, anche perché di solito se si reagisce a gesti del genere poi si finisce per essere puniti dagli arbitri”. Dall’altra parte, invece, Carter si è rifiutata di commentare quanto accaduto limitandosi a dichiarare “Non risponderò a domande che riguardano Caitlin Clark”. La questione della rivalità tra Clark e Reese, così come quella del trattamento sempre più pensante che la stella delle Fever sta subendo pressoché a ogni partita, non sembra però chiusa, anzi.