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Mercato NBA, Klay Thompson lascia Golden State e sceglie i Dallas Mavericks

NBA
©Getty

Dopo 13 stagioni con i Golden State Warriors, Klay Thompson ha deciso di lasciare la Baia e unirsi ai vice-campioni in carica dei Dallas Mavericks. Per lui un accordo di tre stagioni a 50 milioni di dollari complessivi, all'interno di uno scambio che  porta Josh Green agli Charlotte Hornets in cambio di due seconde scelte. Si conclude così l'era dei Big Three degli Warriors con Steph Curry e Draymond Green

FINE DI UN'ERA: TUTTI I NUMERI E LE IMPRESE DEI "BIG THREE" WARRIORS

Anche le cose più belle, a un certo punto, arrivano a una fine. La storia tra Klay Thompson e i Golden State Warriors andava avanti dal 2011, ma dopo 13 stagioni sulla Baia le loro strade sono arrivate a dividersi, mettendo effettivamente fine all'era dei Big Three con Steph Curry e Draymond Green. Secondo quanto riportato da ESPN, infatti, Thompson ha raggiunto un accordo per firmare con i Dallas Mavericks, che hanno offerto un triennale da 50 milioni di dollari complessivi. Per fare in modo che Thompson firmi con i texani, i vice-campioni in carica hanno orchestrato una sign-and-trade che porta l'australiano Josh Green agli Charlotte Hornets in cambio di due seconde scelte ai Draft 2025 e 2031, entrambe  poi girate agli Warriors, che dallo scambio ricavano anche una trade exception da 16 milioni di dollari, per far funzionare l'accordo. Thompson ha scelto la corte dei Mavs al posto di quella dei Los Angeles Lakers, preferendo unirsi a Luka Doncic e Kyrie Irving per diventare il loro bersaglio privilegiato sul perimetro, trasformando l'attacco dei Mavs in una versione ancora più potente e pericolosa di quella che è arrivata fino alle Finals. Dopo l'addio di Derrick Jones Jr., i Mavs si erano già cautelati mettendo sotto contratto Naji Marshall con un triennale da 27 milioni di dollari complessivi.

Come si è arrivati alla rottura tra Thompson e gli Warriors

Thompson, che ha compiuto 34 anni lo scorso 8 febbraio, tra alti e bassi nell'ultima stagione ha chiuso a poco meno di 18 punti di media con il 43.2% dal campo e il 38.7% da tre punti, pur mostrando decisi passi indietro in termini di atletismo e difesa che gli sono valse anche 16 partite cominciate dalla panchina nel ruolo di sesto uomo per gli Warriors. Questo è stato uno dei tanti motivi che hanno portato alla rottura tra Thompson e la squadra con cui ha vinto quattro titoli NBA, sentendosi anche "poco rispettato" con le offerte messe sul tavolo dagli Warriors sia lo scorso anno (quando non ha firmato un'estensione di contratto) che quest'estate (quando non si sono accordati per un rinnovo), a differenza di quanto ottenuto invece da Curry e Green nelle loro contrattazioni. Secondo quanto riportato da The Athletic, gli Warriors si sono mossi per sostituirlo prendendo De'Anthony Melton con un annuale da 12.8 milioni di dollari.