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Steph Curry: "Io Warrior per sempre, ma la NBA è folle. Non ho ancora metabolizzato Klay"

NBA
©Getty

A seguito dell’addio del suo "Splash Brother" Klay Thompson, Steph Curry in un’intervista ha ribadito la sua volontà di rimanere a vita ai Golden State Warriors, ma ha ammesso anche che le cose possono cambiare. "La NBA è un ambiente folle, le cose cambiano in fretta perciò bisogna adattarsi. Non ho ancora metabolizzato l’addio di Klay dopo 13 anni"

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A pochi giorni dalla notizia dell’addio di Klay Thompson ai Golden State Warriors per unirsi ai Dallas Mavericks, Steph Curry ha risposto alle domande di Yahoo Sports da Las Vegas, dove sta preparando i primi Giochi Olimpici della sua carriera. E oltre a esprimere la sua eccitazione per l’avventura in arrivo con Team USA a distanza di 10 anni dall’ultima volta, Curry ha anche parlato di quello che è la sua situazione in NBA. Quando gli è stato chiesto se si sia mai visto con un’altra maglia, Curry ha risposto senza esitazioni: "No, non ci ho mai pensato. Posso dire chiaramente che voglio rimanere un Warrior a vita. Quello è sempre stato il mio obiettivo e lo ribadisco anche in questo preciso momento. Ma come si dice, la NBA è un ambiente selvaggio e le cose cambiano rapidamente. La lega è già cambiata, perciò cerchiamo di adattarci e di evolvere. Se qualcosa cambierà, lo renderò noto. Ma in questo momento l’obiettivo è sempre quello di finire la carriera con una squadra sola". L’idea, però, è quella di continuare a vincere, e non solamente di accontentarsi: "Vincere in questa lega è difficile e il fatto che siamo riusciti a farlo così a lungo è straordinario. Rimanere così tanto tempo assieme è stato favoloso. Io voglio sempre vincere, questo è chiaro. Non mi accontento di incassare un assegno per giocare a basket e continuare così. Io voglio vincere ed essere nella miglior posizione possibile per farlo. Questo non garantisce nulla, ma fintanto che le cose rimangono così, io vado avanti allo stesso modo di prima”.

Curry: "Addio di Klay? Ancora non ho metabolizzato"

Sempre nell’intervista con Vincent Goodwill di Yahoo, Curry ha ammesso di non aver ancora metabolizzato del tutto l’addio di Klay Thompson. "Non sono ancora entrato davvero nell’ordine di idee che non sarà più con me. Dopo 13 anni assieme non è facile. Coach Kerr scherza sempre dicendo che durante la off-season è impossibile mettersi in contatto con Klay, poi si presenta dal nulla per il training camp pronto a cominciare. Nella mia testa a ottobre mi aspetto ancora di sentirlo arrivare e dire ‘Ehi ragazzi come va?’. Ma so che non succederà. Col training camp me ne renderò conto definitivamente".

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