Dopo aver sfiorato l’impresa in semifinale contro Team USA e aver conquistato il bronzo battendo la Germania, Nikola Jokic e i compagni di squadra sono tornati in patria. A Belgrado, accolti dalla folla delle grandi occasioni, i ragazzi di coach Svetislav Pesic sono stati celebrati con canti e cori. Al centro dei Nuggets, poi, è stata riservata un’accoglienza pari solo all’altro eroe nazionale Novak Djokovic
LE OLIMPIADI DA RECORD DI NIKOLA JOKIC
Non che sull’entusiasmo, spesso incontenibile, dei tifosi serbi ci fossero dubbi. A prescindere dallo sport in questione, ovunque giochi la nazionale oppure uno degli atleti che rappresentano il paese c’è sempre un supporto rumoroso, caldo, con pochi paragoni nel resto d’Europa. Non sorprende, quindi, che al ritorno dalle Olimpiadi parigine, i protagonisti delle imprese più eclatanti siano stati accolti con tutti gli onori del caso. È toccato, prima di tutto, ovviamente a Novak Djokovic, reduce da un oro olimpico che ne ha suggellato la carriera leggendaria, e poco dopo alla nazionale di basket maschile. Una nazionale che ha solo sfiorato l’impresa nella semifinale con Team USA, persa in volata dopo aver dominato LeBron James e compagni per oltre trenta minuti, per poi chiudere con il bronzo dopo la netta vittoria sulla Germania. E l’uomo simbolo della squadra non poteva che essere Nikola Jokic, fuoriclasse assoluto e, ormai quasi al pari di Djokovic, vero e proprio eroe nazionale. All’annuncio del suo nome, di fronte alla folla delle grandi occasioni, è scattata l’ovazione, seguita dal coro “MVP! MVP!”.
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