Dopo una ottima annata da rookie, Brandin Podziemski è stato uno dei nomi caldi del mercato estivo. Inserito in possibili trade prima per Paul George e poi per Lauri Markkanen, in realtà la guardia ex Santa Clara è sempre stato ritenuto intoccabile dalla dirigenza di Golden State. E ora, nella nuova versione della squadra, il suo ruolo sarà ancora più importante
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Brandin Podziemski è abituato a sorprendere chi gi sta attorno, e l’ha fatto con una discreta frequenza nell’ultimo anno. Prima venendo scelto con la 19° chiamata del Draft 2023, una posizione nettamente più alta rispetto alle previsioni di analisti e addetti ai lavori, poi guadagnandosi non solo un posto nelle rotazioni di Steve Kerr, quanto addirittura nel quintetto iniziale di Golden State. Infine, durante l’estate, quando il suo nome era stato inserito nelle possibili trade che gli Warriors avrebbero voluto mettere in piedi per Paul George e Lauri Markkanen. Si era trattato per l’appunto di voci, perché in realtà sulla Baia non hanno mai avuto davvero intenzione di privarsi del loro rookie. E Podziemski, forte della fiducia dimostratagli da tutta la dirigenza e dalla proprietà della franchigia, in una intervista a “The Athletic” si dice pronto per alzare ulteriormente il livello del suo gioco nella prossima stagione e, ancora una volta, stupire tutti.
Punto fermo e speranza per il futuro
“Ci sono un sacco di squadre che ci hanno chiesto di te, ti vogliono ma tu non andrai da nessuna parte”, una frase che non capita di sentirsi dire spesso in NBA, a meno di non essere una superstar assoluta. Eppure, sono queste le parole che Podziemski si è sentito dire da Mike Dunleavy Jr., General Manager di Golden State, durante la fase più calda del mercato estivo. Un concetto poi ribadito anche dal proprietario della franchigia Joe Lacob, a ulteriore testimonianza della fiducia che tutti, in casa Warriors, nutrono nel ragazzo originario del Wisconsin. “So che quando torneremo in campo sarò un giocatore ancora migliore” ha confessato Podziemski nell’intervista, “sono molto fiducioso a proposito di ciò che potrà fare in difesa e in attacco sono pronto a prendermi più responsabilità”. Responsabilità che, all’atto pratico, prevederanno una gestione più continua della palla e soprattutto più tiri da tre. Nella sua stagione da rookie, il numero 2 di Golden State ha tirato con il 38.5% dalla lunga distanza, con 3.2 tentativi di media a partita. Ora, però, gli si chiede di aumentare il volume dei tiri: “Il coaching staff vuole che prenda tra le 8 e le 10 triple a serata” ha rivelato Podziemski, “dal palleggio, dal consegnato, in situazioni di catch and shoot: appena ne avrò l’opportunità, dovrò tirare”. E se quei tiri dovessero entrare con una certa frequenza, il futuro di Podziemski potrebbe rivelarsi davvero radioso.