Il mercato estivo degli Warriors è stato complicato e il grande colpo, ipotizzato prima con Paul George e poi con Lauri Markkanen, non è arrivato. L’addio di Klay Thompson e diversi nuovi innesti hanno però cambiato faccia al roster che sarà a disposizione di coach Steve Kerr e ora Golden State starebbe pensando di portare sulla Baia anche Davis Bertans. Il lettone, però, dovrà guadagnarsi il posto mettendosi in mostra le sue qualità di tiratore sopraffino
MERCATO NBA: TUTTE LE FIRME E GLI SCAMBI
A Golden State hanno dovuto dire addio all’idea di affiancare un’altra stella a Steph Curry, perché prima Paul George e poi Lauri Markkanen si sono rivelati obiettivi per diversi motivi irraggiungibili. Nel frattempo, sulla Baia sono arrivati diversi volti nuovi, con l’intenzione di far voltare pagina a una squadra reduce da un paio di stagioni mediocri e che per la prima volta da tempo immemore dovrà fare a meno di una colonna come Klay Thompson, volato a Dallas. E se le voci di fantamercato continuano a ipotizzare la clamorosa accoppiata tra Steph Curry e LeBron James, nel frattempo il front office degli Warriors continua a lavorare sulle possibilità concrete di migliorare l’organico a disposizione di coach Steve Kerr. Magari aggiungendo un altro tiratore mortifero alla batteria già piuttosto fornita di cecchini sotto contratto con Golden State.
L’idea Bertans e le prospettive future
Nei piani del General Manager Mike Dunleavy Jr. ci sarebbe infatti Davis Bertans. Stando a quanto dichiarato da Arturs Kalnitis, agente del giocatore, il lettone si starebbe preparando per ottenere una chiamata al training camp degli Warriors. Attualmente free agent, l’ala ex Thunder e Hornets sembrava aver chiuso la sua avventura in NBA dopo nove stagioni e il suo nome era stato accostato nelle ultime settimane al Real Madrid e al Partizan Belgrado, ma a quanto pare vorrebbe giocarsi le ultime chance di rimanere oltreoceano. Tiratore da 39.6% da tre in carriera in NBA, Bertans potrebbe quindi trovare un posto a roster a Golden State, anche se per il momento la sua possibile permanenza a San Francisco è ancora tutta da conquistare.