Vasilije Micic si prepara al suo secondo anno in NBA senza intenzione di cambiare squadra, togliendosi lui stesso dal mercato e spegnendo le voci che lo vedevano destinato ai Denver Nuggets insieme al connazionale Nikola Jokic. "Resto a Charlotte, è ufficiale. Probabilmente c’è stato dell’interesse, ma non abbastanza concreto. Sono contento che mi vogliano agli Hornets"
Dopo una lunga e vincente carriera europea che lo ha visto trionfare per due volte in Eurolega da MVP delle Final Four con l’Anadolu Efes, nell’estate del 2023 Vasilije Micic ha fatto il grande salto provando l’avventura in NBA. Fino a questo momento non è andata benissimo, faticando a ritagliarsi il suo spazio in una rotazione già pienissima ad Oklahoma City, ma dopo lo scambio alla deadline che lo ha portato agli Charlotte Hornets il playmaker serbo ha cominciato a mostrare qualche lampo del suo talento, viaggiando a 10.8 punti e 6.2 assist di media in 27.2 minuti nell’arco di 30 partite, pur tirando male da tre punti (29.4%). Con il ritorno in pianta stabile di LaMelo Ball è probabile che Micic torni a uscire dalla panchina, ma motivo per cui su di lui si erano concentrati gli interessi dei Denver Nuggets, che avrebbero voluto riunirlo con il suo connazionale Nikola Jokic. A spegnere le voci ci ha pensato però lo stesso Micic parlando con i media serbi dopo l’inaugurazione di un murales a lui dedicato in una scuola elementare di Belgrado. "Resto a Charlotte, è ufficiale. Non ho voluto commentare tutte le voci che ci sono in giro fino a quando non ci fosse stato qualcosa di concreto. Probabilmente c’era dell’interesse, ma non abbastanza per poterne parlare. Sono contento che mi vogliano a Charlotte e credo che la prossima stagione sarà più produttiva per me".
Micic: "Mi piacerebbe giocare con Jokic, magari l’anno prossimo"
Micic non ha però certamente chiuso le porte ai Nuggets, anzi si è già implicitamente proposto in vista dell’estate 2025, visto che i suoi 8.1 milioni di dollari per la stagione 2025-26 sono in team option e potrebbe quindi ritrovarsi free agent: "Mi piacerebbe giocare con Jokic, ma non so cosa succederà. Ho bisogno di un anno in più per mostrare cosa posso fare negli Stati Uniti. Qualsiasi cosa uno faccia fuori dall’America non conta niente, perché si fidano solo dei giocatori che hanno dimostrato qualcosa negli USA. Una stagione con una trade in mezzo e due mesi solidi non sono abbastanza per una squadra di quel livello per prendere uno come me. Forse l’anno prossimo, vedremo".