In un’estate che non ha visto molti colpi tra i free agent, l’approdo di DeMar Derozan ai Kings è stato uno dei più importanti. L’ex Chicago e San Antonio, ospite nel podcast di Paul George, rivela che prima di decidere di firmare con Sacramento aveva preso in considerazione diverse opzioni, tra cui quelle relative alle due squadre della sua città d’origine
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Con ogni probabilità, Paul George e DeMar DeRozan sono stati i due free agent più ambiti all’interno di un mercato estivo in cui gli altri nomi di richiamo si sono man mano tolti di mezzo rinnovando con le squadre in cui già giocavano. I due veterani, invece, una volta chiusi i contratti che li legavano rispettivamente a Clippers e Bulls, hanno deciso di voltare pagina. E George e DeRozan avrebbero anche potuto diventare compagni di squadra. Lo ha rivelato lo stesso DeRozan, ospite nel podcast del collega, ammettendo che prima di firmare con Sacramento il triennale da 75 milioni che ora lo lega ai Kings fino al 2027 aveva preso in considerazione diverse opzioni, un paio delle quali l’avrebbero potuto mettere al fianco di George.
Un possibile ritorno a casa a Los Angeles
“Philadelphia era senz’altro un’opzione” ha rivelato DeRozan incalzato da George a proposito del percorso che l’ha portato a scegliere i Kings, “così come lo erano i Lakers, i Clippers e gli Heat”. Oltre a vestire la maglia dei Sixers accanto proprio a George, o magari a raggiungerlo ai Clippers se avesse deciso di restare a Los Angeles, l’ex Bulls avrebbe preso in considerazione di approdare finalmente ai Lakers, la squadra che seguiva fin da bambino crescendo a Compton, sobborgo losangelino, oppure a Miami. “Erano tutte destinazioni che ritenevo buone per me, e le ho prese in considerazione seriamente” ha dichiarato il sei volte All-Star, ribadendo come le proposte non siano mai mancate sul suo tavolo una volta divenuto free agent. L’estate di DeRozan, quindi, pare fosse partita con diverse strade da percorrere, ma alla fine lui ha imboccato quella che l’ha portato ai Kings, disposti a concedergli il miglior contratto dal punto di vista economico e un posto di primo piano nel progetto tattico della squadra.
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