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NBA, Carmelo Anthony: "Nei Knicks di oggi segnerei 28 punti di media"

NBA
©Getty

Nel suo show 7PM in Brooklyn, a Carmelo Anthony è stato chiesto come se la caverebbe la sua miglior versione vista in maglia Knicks, quella tra il 2012 e il 2014, con la squadra di oggi. "Sarei molto vicino a quello che ero al mio picco, per come è costruita la squadra segnerei 28 punti a partita"

Con 28.289 punti, Carmelo Anthony ha concluso la sua carriera come uno dei dieci migliori realizzatori di tutti i tempi, facendosi ricordare come una macchina offensiva con pochi eguali nella NBA degli anni 2000 e 2010. E se il suo ricordo ai Denver Nuggets è stato quantomeno offuscato dal modo tempestoso con cui ha lasciato la franchigia del Colorado, a New York è ancora amatissimo, come gli testimonia il Madison Square Garden ogni volta che si fa vedere a bordocampo per vedere le partite dei Knicks. Ma come se la caverebbe il miglior Carmelo Anthony visto nella Grande Mela — quello del triennio del “Knickstape” tra il 2012 e il 2014 — nella squadra di oggi? A rispondere è stato lui stesso nel suo show 7PM in Brooklyn: "Nel basket di oggi sarei molto vicino a quello che ero in grado di fare al tempo, per via di come è costruita la squadra" ha spiegato Anthony. "Non solamente segnando, ma riuscendo a fare tutto il necessario all’interno dell’attacco. Il giocatore di quel tempo nel basket di oggi sarebbe molto efficiente ed efficace, specialmente con quelle che sono le mie conoscenze in questo momento. In un basket in cui si gioca quattro fuori e un lungo dentro, in cui ci si muove e si passa il pallone, e in cui posso coinvolgere nel pick and roll qualsiasi avversario io voglia… onestamente con la squadra di oggi segnerei 28 punti a partita".

Perché la previsione di Anthony non è così azzardata

A differenza di quello che dicono tanti ex giocatori, non si tratta nemmeno di una previsione così azzardata: Anthony ha superato per tre volte in carriera quota 28 punti a partita, due volte con Denver (28.9 nel 2006-07, 28.2 nel 2009-10) e una con i Knicks (28.7 nel 2012-13 in cui finì al terzo posto nel premio di MVP dietro LeBron James e Kevin Durant). E anche se nei Knicks di oggi dovrebbe ovviamente condividere le responsabilità offensive con altri grandi giocatori come Jalen Brunson e Mikal Bridges, non è impossibile che al posto di Julius Randle potesse avere lo stesso successo avuto in passato, specialmente con una percentuale al tiro da tre punti migliore (solo nell’anno coi Knicks ha segnato col 38% su oltre 6 tentativi a partita). Nell'ultima regular season sono stati cinque i giocatori capaci di segnare più di 28 punti a partita, tra cui proprio lo stesso Brunson a 28.7 di media.

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