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NBA, Golden State celebra Jerry West: la sua firma sul parquet di casa per una stagione

NBA

Jerry West, leggenda della NBA morta lo scorso giugno, ha avuto anche una parentesi non da poco a Golden State. Consulente della franchigia dal 2011 al 2017, l’ex giocatore e dirigente dei Lakers ha contribuito in maniera sostanziale alla costruzione della dinastia degli Warriors negli anni Dieci. E ora verrà celebrato per tutta la prossima stagione con una presenza sul parquet del Chase Center

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L’occasione non poteva essere delle migliori: questa notte Golden State ospiterà i Lakers per l’ultima amichevole della preseason di entrambe le squadre, e prima della partita verrà consegnato a Steph Curry il premio di “Clutch Player Of The Year”. Un premio intitolato a Jerry Westleggenda gialloviola e della NBA tutta, che ha lasciato il segno anche sulla Baia. Prima della sfida di stanotte verrà rispettato un minuto di silenzio in onore di West, morto lo scorso giugno all’età di 86 anni. Le celebrazioni, in casa Warriors, non finiranno però con la serata di preseason, perché la caratura di “Mr.Clutch” merita ben altri tributi. Il ricordo di West, infatti, accompagnerà i ragazzi di coach Steve Kerr lungo tutta la stagione 2024-25.

La firma di Jerry sul passato e sul presente

West è stato consulente di Golden State dal 2011 al 2017 e, pur mantenendo ufficialmente un ruolo esterno rispetto al front office della franchigia, tutti sulla Baia ne hanno sempre riconosciuto l’impronta sulla squadra che poi sarebbe diventata una dinastia. Dall’opposizione allo scambio che avrebbe portato agli WarriorsKevin Love, allora ancora a Minnesota in cambio di Klay Thompson, di fronte al quale pare che West abbia pronunciato la fatidica frase “Dovrete passare sul mio cadavere”, fino al ruolo giocato nel convincere Kevin Durant ad unirsi alla squadra nell’estate del 2016, negli Warriors poi quattro volte campioni NBA nel giro di otto anni c’è anche la sua firma. E proprio la sua firma farà bella vista a bordo campo sul parquet del Chase Center insieme alla sigla del suo nome, JW. Un modo elegante per riconoscere il contributo dato da un vero e proprio gigante della storia del basket

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