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NBA, Towns racconta: "Ho saputo dello scambio 4 minuti prima degli altri"

NBA

Ospite dello show dei nuovi compagni di squadra Jalen Brunson e Josh Hart, Karl-Anthony Towns ha raccontato come ha saputo dello scambio che lo ha portato da Minneapolis a New York: "Il capo della dirigenza Tim Connelly è venuto da solo a casa mia per dirmelo, e lo rispetto per questo. L’ho saputo quattro minuti prima del resto del mondo"

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Per ogni giocatore dei New York Knicks il passaggio sulla poltrona dei “The Roommates Show” è quasi obbligatorio. Karl-Anthony Towns non poteva di certo esimersi dall’essere ospite di Jalen Brunson e Josh Hart, nuovi compagni di squadra che da qualche tempo portano avanti un podcast di discreto successo. Dopo neanche quattro minuti dall’inizio della puntata, Hart è andato dritto al punto e ha chiesto a Towns come e quando avesse saputo dello scambio che lo ha portato nella Grande Mela. "Il pomeriggio mi ero allenato ed era tutto a posto; la sera poi non è stato a posto niente" ha cominciato Towns. "L’ho saputo circa quattro minuti prima del tweet di Shams Charania che ha annunciato lo scambio, lo shock era a malapena andato via”. A sorprendere i suoi interlocutori, però, è stato il modo in cui lo ha scoperto: Hart gli ha chiesto chi lo avesse chiamato per dirglielo ed è rimasto interdetto quando KAT gli ha risposto “Nessuno”. “È venuto Tim Connelly [il capo della dirigenza dei T’Wolves, ndr] a casa mia per dirmelo di persona, che è una cosa che rispetto. Si è presentato da solo, io ero a casa con tre miei cari amici e mio papà, eravamo cinque contro uno e avremmo potuto dare di matto ma lui lo ha fatto lo stesso. Sarebbe stata una situazione difficile in ogni caso, ma posso rispettarlo per essersi comportato in questa maniera”. Un rispetto che sia Brunson e Hart, decisamente sorpresi dalla rivelazione, hanno condiviso nei confronti di Connelly.

Towns: "Pensavo che mi sarei ritirato a Minneapolis"

Per KAT si è trattato comunque di un cambiamento enorme, visto che i Minnesota Timberwolves sono stati la sua unica squadra in carriera per nove stagioni e aveva ancora un contratto molto lungo (uno dei motivi per cui i T'Wolves hanno deciso di cederlo). "Pensavo che mi sarei ritirato lì... ma i miei ex datori di lavoro non erano d'accordo" ha detto successivamente nel corso del podcast, raccontando anche di come sia stato "incredibilmente strano" giocare contro i T'Wolves in preseason. "Ci ho messo diversi minuti per rendermi conto che fosse reale, mi sembrava strano studiare i filmati di Edwards e McDaniels e vedere che in campo c'ero anche io". A suo modo di vedere però è meglio che sia accaduto in preseason: il primo ritorno da avversario a Minneapolis, previsto per il prossimo 19 dicembre, sarà però tutt'altra storia.

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