Prima una gomitata, poi una mano tesa a "siglare" la pace ritirata al momento della stretta. Il comportamento di Antetokounmpo piace poco a Jaylen Brown, che si vendica nel quarto quarto spedendo a terra l'avversario. Ma prima ancora un closeout difensivo sempre del n°34 dei Bucks rischia di far girare pericolosamente la caviglia a Tatum, che non ci sta: "Sarei potuto restare fuori sei settimane, per un intervento del genere"
Seconda vittoria in due sfide dei Celtics sui Bucks e che tra Boston e Milwaukee ci sia una certa rivalità lo si capisce anche da un paio di episodi occorsi in campo che hanno avuto uno strascico anche nel post-partita. Inizia tutto nel secondo quarto: Antetokounmpo va con un movimento di potenza contro Jaylen Brown, alza il gomito pericolosamente, sbatte a terra l’avversario ma – sanzionato il fallo in attacco del greco – gli arbitri non ritengono necessario andare a vedere a monitor se la giocata violenta del n°34 dei Bucks potesse meritare un “flagrant foul”. Rientrando in difesa, però, Antetokounmpo porge la mano, come a scusarsi, a Brown, ma nel momento in cui il n°7 di Boston va per stringergliela, gliela nega divertito – scherzo che Brown pare apprezzare poco. In campo, e anche a fine gara. “Giannis è un bambino. Io mi concentro solo per aiutare la mia squadra a vincere: il resto non mi interessa”, il commento della star dei Celtics. “Un bambino? Wow! Ha detto davvero così?”, reagisce tra il sorpreso e il divertito Antetokounmpo. “Io sono fatto così: mi piace divertirmi, se pensa che sia un bambino, va bene uguale. È un gioco che faccio spesso anche a casa: ho tre figli e sei nipoti, forse proprio grazie a loro imparo a restare un po’ bambino”, conclude il greco, evitando di alimentare la polemica. Ma quell'episodio uno strascico in campo ce l'ha, e viene a galla nel quarto quarto, sul punteggio in parità a quota 95. Su un tentativo di penetrazione di Antetokounmpo, Brown si oppone con gomito e spalla alti per stendere a terra l'avversario: un chiaro messaggio che "lo scherzo" era stato poco apprezzato, punito (giustamente) dagli arbitri con un fallo "flagrant".
Tatum sulla giocata di Antetokounmpo: "Sarei potuto restare fuori sei settimane"
Ma le polemiche nella sfida del Fiserv Forum non finiscono qui. Sotto accusa ancora Antetokounmpo per una giocata difensiva andata in scena con poco più di 7 minuti da giocare nel terzo quarto. In un closeout in angolo, nel tentativo di contrastare un tiro di Jayson Tatum, la star di Milwaukee lascia il piede sulla zona di atterraggio ("landing area", nella definizione inglese) del n° di Boston, che infatti si gira pericolosamente la caviglia. Un caso, da manuale, di quella che in NBA tutti conoscono come la "regola Zaza Pachulia", per l'intervento del centro georgiano dei Golden State Warriors che con una giocata simile mise fuori dai giochi ai playoff Kawhi Leonard. E del potenziale rischio di un intervento simile parlano con toni accesi a bocce ferme sia coach Mazzulla ("Ridicolo che non l'abbiano fischiato") che Tatum stesso: "Sono fischi che non si possono sbagliare", dice. "Gli arbitri ci devono proteggere, perché per un intervento del genere sarei tranquillamente potuto restar fuori 6 settimane, ed è frustrante quando tutto quello che invece ottieni dagli arbitri sono le scuse, e l'ammissione di aver sbagliato", ha concluso Tatum. Insomma, tra Bucks e Celtics non corre necessariamente buon sangue, in attesa dei prossimi episodi della rivalità (le due squadre si ritrovano già una di fronte all'altra il prossimo 6 dicembre).