La notizia dell’esonero di Mike Brown era arrivata ieri nella serata italiana, e nel dopo partita della sconfitta subita dai suoi Nuggets per mano di Cleveland il coach di Denver ha voluto commentare quanto successo al collega. E Michael Malone, ex dei Kings a sua volta esonerato dieci anni fa, non ha avuto parole gentili per la dirigenza e la proprietà di Sacramento
Sono passati poco più di dieci anni dal suo esonero da parte dei Kings, ma Michael Malone non sembra aver dimenticato quanto successo a Sacramento nel dicembre del 2014. Dopo la sconfitta subita dai suoi Nuggets in casa contro Cleveland, infatti, il coach campione NBA nel 2023 ha voluto commentare l’esonero subito da Mike Brown poche ore prima e non ha usato parole gentili nei confronti della dirigenza e della proprietà di Sacramento. “All’inizio, quando mi hanno detto del licenziamento di Mike Brown ero sorpreso e scioccato” ha dichiarato Malone in conferenza stampa, “ma poi ho pensato: perché dovrei essere sorpreso? So benissimo che quando si vince, in NBA, è merito dei giocatori, quando si perde è colpa dell’allenatore”. Malone, però, non si è fermato a considerazioni di carattere generale, perché la vicenda di Brown lo coinvolge personalmente.
Malone non risparmia i Kings
“E poi mi sono ricordato di essere stato licenziato dalla stessa persona” ha proseguito Malone, facendo riferimento a Vivek Ranadivé, il vulcanico proprietario dei Kings. “Quello che mi fa davvero arrabbiare è che ieri i Kings hanno perso una brutta partita, la 5° di fila, credo” ha poi specificato l’ex di Sacramento, “gli hanno fatto condurre l’allenamento della mattina, l’hanno mandato in conferenza stampa e poi, mentre stava andando all’aeroporto per volare a Los Angeles in vista della partita contro i Lakers l’hanno licenziato con una telefonata”. Come d’abitudine, Malone ha poi chiuso il suo intervento senza risparmiare parole dure e riferendosi ai Kings come franchigia ha sentenziato: “Senza classe e senza palle, è tutto ciò che ho da dire su di loro”. Brown ha poi incassato anche la solidarietà del coach dei Nets Jordi Fernandez, che è stato suo assistente prima a Cleveland e più recentemente proprio a Sacramento fino alla scorsa stagione e ne ha lodato l’atteggiamento e l’etica professionale.
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