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Mercato NBA, clamoroso a Milwaukee: i Bucks tagliano Damian Lillard!

NBA
©Getty

Una delle due superstar dei Bucks (insieme ad Antetokounmpo) vede finire in maniera del tutto inaspettata la sua avventura nel Wisconsin. Milwaukee sceglie di "spalmare" i 113 milioni di dollari ancora dovuti al giocatore nei prossimi cinque anni pur di liberarsene immediatamente, e poter così accogliere in squadra il contratto di Myles Turner, in arrivo da Indiana.

TURNER: 4 ANNI E 107 MILIONI DI DOLLARI DAI PACERS. TUTTE LE FIRME

La notizia ha dell'incredibile: i Milwaukee Bucks hanno scelto di tagliare Damian Lillard, solo due anni dopo averlo acquistato nello scambio con Portland, accettando di "spalmare" i rimanenti 113 milioni del suo contratto nelle prossime 5 stagioni. La mossa è stata resa necessaria per creare lo spazio salariale per mettere sotto contratto Myles Turner (107 milioni per 4 anni, l'ultimo una player option, l'affare orchestrato con gli Indiana Pacers). Ma il taglio di Lillard, alle prese con la riabilitazione dalla rottura del tendine d'achille subita agli ultimi playoff, è una notizia che lascia sotto shock tutto il mondo NBA, visto che si tratta di un 9 volte All-Star, inserito anche nei Top 75 all-time dalla lega. Curioso, e anche beffardo, come l'infortunio che abbia messo fine alla sua stagione e forse anche minacciato il proseguio a un certo livello della sua carriera, sia arrivato proprio contro quegli Indiana Pacers da cui ora arriva l'altra superstar da affiancare ad Antetokounmpo, quel Myles Turner recente protagonista delle finali NBA. 

Lillard, 35 anni da compiere fra pochi giorni, ha chiuso la sua seconda e ultime stagione in maglia Bucks (in cui è rimasto in campo 58 gare in stagione regolare, prima di rompersi il tendine d'Achille ai playoff) segnando quasi 25 punti a sera (10° NBA), distrubuendo più di 7 assist e tirando il 38% da tre punti. Al giocatore i Bucks si impegnano a versare 22.5 milioni all'anno per 5 anni, cifre che fanno dell'operazione lo "stretch" più oneroso mai praticato da una franchigia NBA (quasi tre volte più oneroso, per dire, di quello effettuato da Charlotte per liberarsi di Batum anni fa). 

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