Da San Siro all'Arena di Verona: tutti i luoghi delle Olimpiadi 2026

Olimpiadi

Francesco Pierantozzi

"Il 92% degli impianti è già fatto, andranno sono riammodernati". Antonio Rossi entra nei dettagli del dossier appena arrivato negli uffici del Cio a Losanna, in merito alla candidatura di Milano-Cortina. Adesso non resta che battere Stoccolma

CANDIDATURA MILANO-CORTINA: C’E’ IL SI’ DEL GOVERNO, DOSSIER AL CIO

128 pagine portate a mano a Losanna. Per essere più sicuri del digitale. Con tutte le risposte, le garanzie, anche economiche, col sì del governo, per cercare di avere un altro sì, quello del Cio, quando deciderà a fine giugno a chi assegnare le Olimpiadi Invernali 2026.

Nel dossier la conferma di San Siro per la cerimonia d’apertura, di un solo impianto da costruire da zero, il nuovo palazzo dello sport di Milano, zona Rogoredo, nome “Palazzo Italia”, con lo sci alpino maschile a Bormio e il biathlon ad Anterselva, con il nordico in val di Fiemme.

Nulla di nuovo per Cortina, con curling e sci alpino femminile, con la pista del bob e dello slittino da ristrutturare, con il pattinaggio e l’hockey sul ghiaccio dei palazzetti milanesi, unica eccezione per quello di velocità a Baselga di Pinè.

E poi per la chiusura l’Arena di Verona, polo centrale per raccogliere gli atleti da tutte le località o venues, come piace a chi stila i dossier. E i nomi possono cambiare, non solo nella traduzione. Prossimi appuntamenti: visita della commissione di valutazione dal 2 al 6 aprile, secondo file di garanzie il 12 aprile, quindi Gold Coast Australia presentazione alle federazioni invernali dei vari paesi. Ci sono cinque mesi e mezzo per battere Stoccolma e tornare da Losanna con la candidatura vera e propria.