Bach: "E' prematuro parlare di rinvio dell'Olimpiade a Tokyo"

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Il numero 1 del Cio al 'New York Times' ha parlato dell'incertezza sullo svolgimento dei giochi olimpici a causa dell'emergenza coronavirus: "Situazione eccezionale, che richiede soluzioni eccezionali. La scelta non sarà determinata da interessi finanziari"

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Il presidente del Cio Thomas Bach ha rilasciato un'intervista al 'New York Times' nella quale ha parlato dell'incertezza sullo svolgimento dei giochi olimpici: "Per noi non sarebbe responsabile oggi e sarebbe prematuro partire da speculazioni e prendere una decisione - spiega -. Non sappiamo quale sarà la situazione. Stiamo comunque esaminando diversi scenari. E' una situazione eccezionale che richiede soluzioni eccezionali. Ho vissuto una situazione simile prima dei Giochi di Mosca nel 1980, quando c'era anche molta incertezza. I Giochi -ha proseguito Bach- si sarebbero svolti a Mosca? Saremmo potuti andare? In quali circostanze? Per un atleta, la cosa peggiore per la preparazione è l'incertezza che distrae dall'allenamento e dai preparativi. Mercoledì ho detto ai 220 atleti collegati in call conference che non possiamo far finta di avere risposte a tutte le tue domande. Siamo nella stessa situazione tua e del resto del mondo". Il numero 1 del Cio ha parlato dei consigli per gli atleti: "Si devono mettere in contatto con i loro comitati olimpici nazionali e le autorità nazionali per avere informazioni di prima mano su ciò che è possibile per il loro allenamento, nel rispetto delle restrizioni. In alcuni paesi ci sono opportunità. Abbiamo anche visto che gli atleti sono molto creativi per colmare questa lacuna con l'allenamento a casa e altri metodi. E' una situazione eccezionale che richiede soluzioni eccezionali".

Bach: "Dato finanziario non determina decisione"

 

La decisione del Cio sulle Olimpiadi di Tokyo "non sarà determinata da alcun interesse finanziario. Il Cio non ha problemi di cassa. Non sono ora i Giochi, quindi non c'e' bisogno di cambiare i nostri programmi" alla luce della pandemia. "Stiamo prendendo in considerazione scenari diversi" ha sottolineato Bach, aggiungendo che il Cio non fa "come molte altre organizzazioni sportive o leghe professionali, in quanto siamo a quattro mesi e mezzo di distanza dai Giochi. Loro sono stati ancora più ottimisti di noi, perché per la maggior parte hanno rinviato gli eventi ad aprile o alla fine di maggio. Noi stiamo parlando della fine di luglio. La situazione quindi è totalmente diversa. Non abbiamo i Giochi Olimpici ora, quindi non abbiamo bisogno di cancellare il nostro programma".