Tokyo 2020, ritrovato l'atleta ugandese scomparso: non voleva tornare nel suo Paese

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Come reso noto dalla polizia della prefettura di Osaka, Julius Ssekitoleko è stato ritrovato dopo essere scomparso per alcuni giorni. Il sollevatore di pesi, 20 anni, aveva fatto perdere le proprie tracce al suo arrivo in Giappone: "Non tornerò in Uganda perché la vita lì è dura", aveva scritto sul biglietto lasciato in albergo. Il lavoro delle autorità ha permesso di rintracciarlo "sano e salvo"

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È durata solo pochi giorni la fuga in Giappone di Julius Ssekitoleko, 20enne ugandese. Arrivato per le Olimpiadi come uno dei nove membri della delegazione olimpica del suo Paese, il sollevatore di pesi aveva fatto perdere le proprie tracce la scorsa settimana dopo aver saputo che non avrebbe potuto partecipare ai Giochi a causa di una questione di quote. La scomparsa si era registrata nel ritiro della squadra di pesistica, a Isumizano, vicino a Osaka. L’unico indizio il biglietto lasciato in albergo: "Non tornerò in Uganda perché la vita lì è dura - aveva scritto la medaglia di bronzo agli ultimi campionati africani di sollevamento pesi -, voglio lavorare in Giappone. Si prega di inviare i bagagli nella mia stanza alla mia famiglia". Parole seguite dalle intense ricerche della polizia giapponese.

Rintracciato "sano e salvo"

Secondo il quotidiano Ashi Shimbun, a Yokkaichi, nella prefettura di Mie, Ssekitoleko è stato trovato come riferito dalla polizia della prefettura di Osaka. Testimoni lo avevano notato nelle prime ore di venerdì alla stazione della cittadina, dove era salito su un treno per Nagoya. La fuga verso il Sud di Julius, secondo la polizia, era proseguita nella prefettura di Gifu e successivamente a Mie, dove grazie alla videosorveglianza è stato rintracciato "sano e salvo". Si trovava in casa di alcuni conoscenti. La prospettiva che lo attende è l’esatto contrario di ciò che si augurava per il suo futuro: ora un volo lo riporterà in Uganda.

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