Olimpiadi, le farfalle bronzo nella prova a squadre di ginnastica ritmica a Tokyo 2020

La grazia e la pazienza. La grazia anche sul podio quanto le farfalle - nella cerimonia di premiazione fai da te - si mettono al collo il bronzo con lo stesso sincronismo che usano in pedana. La pazienza di assorbire la delusione del maledetto quarto posto di 5 anni fa a Rio 2016, di tornare a lavorare duramente ogni giorno, con sacrificio e condivisione. Perchè la nazionale della Ginnastica Ritmica è l’unica che vive in ritiro permanente, quasi 365 giorni all'anno. All'Accademia di Desio le Farfalle si allenano, studiano, mangiano, fanno tutto insieme ed hanno una guida che tutto il mondo ci invidia. Emanuela Maccarani da oltre trent'anni è il CT, ma in verità e tutto: allenatrice, consigliera, motivatrice, severa ma pure comprensiva, "il nostro angelo", la chiamano loro. E’ l’artefice di coreografie innovative, che non a caso vengono copiate da tutte le altre nazionali, comprese le russe che qui a Tokyo perdono per la prima volta l'oro dopo 21 anni di dominio, sono d'argento perchè vince, con merito, la Bulgaria.

L'Italia è quarta dopo la prima rotazione con le palle (44.850). Ma per la seconda rotazione le farfalle si presentano con gli occhi cattivi, agonisticamente parlando. L’esercizio con cerchi e clavette è meraviglioso (42.850). Le dirette rivali, le bielorusse, fanno un errore madornale, perdendo un attrezzo, consegnando alle azzurre la certezza di tornare sul podio olimpico, a distanza di 9 anni dall’ultima volta. Alessia Maurelli, la capitana, con Martina Centofanti l'altra veterana, e poi le giovani Agnese Duranti, Daniela Mogurean e Martina Santandrea. Quando si dice chiudere in bellezza, la medaglia numero 40 per l'Italia, in una Olimpiade da Record, la portano in dote 5 ragazze, la loro grazia e la loro pazienza.