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Olimpiadi, Edwards: “Io e Durant in uscita dalla panchina? Siamo inarrestabili”

Olimpiadi

Team USA ha travolto prima la Serbia e poi il Sud Sudan, conquistando con largo anticipo la qualificazione ai quarti di finale. E tra i grandi protagonisti delle vittorie dei ragazzi di coach Kerr ci sono state le “riserve”, come Edwards e Durant, che entrando dalla panchina hanno fatto la differenza. I Giochi Olimpici di Parigi 2024 sono in diretta su Eurosport, con 10 canali a disposizione degli abbonati Sky

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Quando una squadra ha a disposizione 12 giocatori del livello di quelli agli ordini di Steve Kerr, non ha molto senso parlare di “riserve”. Anche perché il coach di Team USA, tra le amichevoli di preparazione e le prime due sfide giocate in terra francese, ha spesso e volentieri cambiato il quintetto iniziale della nazionale americana. E le risposte sono sempre e comunque arrivate, perché fin qui LeBron James e compagni hanno mantenuto l’imbattibilità, conquistando la qualificazione ai quarti dopo le sonore vittorie contro Serbia e Sud Sudan. Eppure, tra i segreti meglio custoditi della squadra che rimane la netta favorita all’oro, c’è un quintetto di giocatori che in uscita dalla panchinaJrue Holiday, Derrick White, Bam Adebayo e soprattutto Kevin Durant e Anthony Edwards

KD e Ant: la coppia che cambia le partite

Quel quintetto è veramente incredibile” ha commentato lo stesso Durant, “possiamo cambiare su tutti in difesa e il QI cestistico è altissimo”. “Non c’è nemmeno bisogno di organizzare l’attacco con un quintetto come quello”, ha poi aggiunto KD, “perché con quel tipo di difesa puoi sempre lanciarti in contropiede: quello è il basket che amo di più”. Un entusiasmo condiviso dall’altro grande protagonista della second unit a stelle e strisce. “Mi piace partire dalla panchina” ha dichiarato Edwards, “soprattutto perché mi ritrovo a passare la palla a KD e lui la passa a me. È quasi un sogno”. Secondo la stella dei Timberwolves, insomma, non esistono gelosie nei confronti di chi scende in campo già alla palla a due: “Non importa chi parte in quintetto o chi finisce le partite, chiunque sia in campo è in grado di trovare un modo di vincere”.

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