Brignone, esclusa nuova operazione: "Olimpiadi? Ci spero, ma da protagonista". VIDEO

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Scongiurata l'ipotesi di una nuova operazione per la campionessa italiana, come confermato dal dottor Panzeri a Sky: "Non c'è bisogno di un intervento al legamento crociato: i primi due mesi di lavoro hanno dato ottimi risultati". E sull'eventuale recupero in vista delle Olimpiadi: "Presto per dirlo, ma ci sono i presupposti per essere ottimisti". Brignone resta cauta ("La parola chiave è pazienza"), ma ammette: "Non lo escludo, ma un conto è dire 'ci vado', un altro andare per essere protagonista"

Non ci sarà bisogno di una nuova operazione per Federica Brignone. Il legamento crociato non preoccupa il dottor Panzeri, il responsabile medico della Fisi che ha dato l’annuncio a J-Medical, dove la campionessa sta lavorando senza sosta, e che a Sky conferma che è scongiurato l’intervento al crociato, dopo la caduta di inizio aprile ai Campionati italiani assoluti (con frattura del piatto tibiale e della testa del perone della gamba sinistra, per i quali era stata immediatamente operata). Tradotto: un piccolo passo verso i Giochi di Milano-Cortina, una speranza in più di poter partecipare alle Olimpiadi di casa. Dopo 60 giorni dall'infortunio ecco dunque la bella notizia: "Ci eravamo dati come obiettivo questi primi due mesi", le parole del dottor Panzeri a Sky: "Fin  da subito avevamo detto che l’ultimo dei problemi era la lesione al crociato, quella più importante riguardava la parte ossea. Questi primi due mesi di lavoro al J Medical hanno dato ottimi risultati, la risonanza e la Tac fatta nei giorni scorsi hanno dato l’esito che speravamo: il ginocchio risponde bene, prevediamo di abbandonare le stampelle nel giro di un mese. Federica ha reagito in modo fantastico: mentalmente è forte e sta affrontando il suo primo vero grande infortunio con tanto impegno e serietà. Ha lavorato tantissimo e non si è mai lasciata andare. E' molto propositiva e contenta di questa notizia, anzi, voleva quasi accelerare i tempi, ma dobbiamo rispettarli". 

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"Olimpiadi? Presto per dirlo, ma ce la può fare"

E quali siano i tempi per il recupero completo è naturalmente la grande domada che ora ci sono pone. "Il ritorno sulla neve in vista delle Olimpiadi? Tutti vogliono saperlo, anche lei", dice Panzeri. "Noi ci siamo dati degli obiettivi ipotetici, ma ora è presto dire quanti mesi serviranno: saranno importanti i prossimi per la guarigione completa dell’osso, poi ci sarà una fase di riatletizzazione e quando non avrà più dolore e si sentirà di poter provare a mettere gli sci, valuteremo. Ma ora è troppo presto per dirlo. Ci sono tutti i presupposti per essere positivi, ma non bisogna neanche garantire qualcosa o sbilanciarsi troppo. Abbiamo tanti mesi, non tantissimi ma ce la può fare sicuramente".

Brignone: "Pazienza è la parola-chiave"

Aver scongiurato una nuova operazione le darà sicuramente ancora più carica, anche se Federica Brignone a Sky racconta di essere sempre stata positiva: "Anzi, all'inizio ero molto tranquilla, pensavo fosse un infortunio molto meno grave, perché non sentivo così male. L'ho accettato subito ed è stato un percorso pieno di amore, ricco di persone che mi ha mostrato affetto: è stato davvero incredibile e questo mi ha aiutato tanto. Adesso ovvio che mi piacerebbe lanciare via le stampelle, ma non sono ancora pronta. C’è bisogno di tanta pazienza. La parola chiave di questo periodo è stata 'pazienza', lavorando giorno per giorno".

"Olimpiadi? Corsa contro il tempo, ma ci proverò"

"Questa bella notizia  forse mi aiuterà a tornare a fare quello che amo un po’ prima", continua Federica Brignone. "L’infortunio è stato tosto, qualcosa che normalmente ti tiene fermo anche più di un anno, ma noi faremo una corsa contro il tempo e ci proveremo. Le Olimpiadi? Ci sono un po’ di step in mezzo da fare, sarebbe qualcosa di molto bello e anche molto difficile, però non lo escludo e sogno di potermi rimettere al 100% e di essere in forma per l’anno prossimo, perché un conto è dire 'ci vado' e un conto è andare per fare qualcosa di importante. Dipenderà tutto da come reagisce il mio fisico e la gamba. Sarà già un regalo tornare a sciare".

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