Nuova Zelanda, torna la paura del coronavirus: il rugby in allerta

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Francesco Pierantozzi

Francesco Pierantozzi

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Tredici nuovi casi di coronavirus nel Paese, in cui improvvisamente si sono rialzati i cosiddetti "level alert": il Super Rugby Aotearoa potrebbe essere costretto a fermarsi o a giocare a porte chiuse. E tra pochi giorni c'è l'attesissima sfida tra Crusaders e Blues a Eden Park valevole per l'ultima giornata del torneo

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Sigillata, ma non abbastanza. La Nuova Zelanda ha 13 nuovi casi di Covid-19 dopo 102 giorni dall’ultimo registrato. E si richiude su stessa, soprattutto nella zona della metropoli Auckland, alzando i cosiddetti "level alert" che, tradotto per lo sport nazionale, il rugby, significa partite cancellate o, nella migliore delle ipotesi, a porte semichiuse, con pochi spettatori, un migliaio. Manca una sola giornata per chiudere il Super Rugby Aotearoa, il nuovo torneo tra le 5 migliori squadre del paese, ideato per non far vincere la pandemia sul rugby….con partite interne, tutti derby, alto livello, poche giornate e grande spettacolo. E, dopo anni, finalmente con stadi pieni o quasi, come se il paese si fosse unito attorno alla palla ovale e al suo sport prediletto per ripartire.

Crusaders-Blues a Eden Park: si giocherà?

Un torneo vinto dai Crusaders, i soliti Crusaders di Christchurch, con una giornata di anticipo e, quindi, verrebbe da dire che anche se non si dovessero giocare le ultime due partite poco importerebbe. Ma non è così, perché i Crusaders dovrebbero giocare proprio a Auckland contro i locali Blues, di nuovo competitivi, in un Eden Park, il tempio neozelandese del rugby, tutto esaurito, 43mila biglietti abbondanti venduti. E con la possibilità magari di vedere l’ultimo cameo di Dan Carter, tre volte miglior giocatore del mondo, due volte vincitore della Rugby World Cup, ingaggiato a sorpresa dai Blues, dopo una vita, quella migliore ai Crusaders, e mai sceso in campo per acciacchi vari. Carter contro il suo passato, Carter con la sua classe, i nuovi All Blacks che si devono guadagnare un posto per il match isola del nord-isola del sud e poi per Bledisloe (serie contro l’Australia) ed eventuale Championship (che aggiunge anche il Sudafrica). Insomma non siamo alla fine di un torneo già deciso ma all’inizio di una nuova stagione. Speriamo non di nuovi confinamenti, isolamenti e sigillature casalinghe. Di lockdown non se ne può più, soprattutto nell’abuso della parola in inglese nella nostra lingua. Venerdì dopo le 17 neozelandesi, le nostre 7 della mattina, sapremo quale sarà il destino dell’ultima giornata e dell’immediato futuro, anche su Sky Sport.

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