Rugby, Sei Nazioni 2022, le partite e il calendario della 3^ giornata

Rugby

Andrea Gardina

Dopo Scozia-Francia, prima trasferta per i transalpini unici imbattuti e primi in classifica, sarà la volta della classica tra Inghilterra e Galles. Quadro completato domenica con gli Azzurri che faranno visita all’Irlanda a Dublino

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Una settimana di sosta, come ormai da consuetudine per ricaricare le batterie e far ripartire pure i vari campionati nazionali, per il Sei Nazioni di rugby, pronto a ripartire dal prossimo weekend con tre partite tutte da seguire su #skyrugbyDove eravamo rimasti e cosa possiamo aspettarci dal fine settimana che verrà?

Prima trasferta per la Francia, unica imbattuta

Si comincia sabato 26 alle 15:15 con la Francia impegnata ad Edimburgo nella prima trasferta del torneo. Sarà quindi per gli uomini di Galthié il primo vero banco di prova lontani dallo Stade de France in un Murrayfield che si preannuncia infuocato e dove il XV del cardo vorrà dare battaglia per riprendersi dalla sconfitta di misura contro il Galles che rischia ancora una volta, così come accaduto lo scorso anno, di costare caro a Hogg e compagni. La Scozia ha segnato e subito lo stesso numero di punti sinora, 37, avendo racimolato una vittoria contro l’Inghilterra e appunto una sconfitta contro il Galles per 20-17. La Francia, invece, è attualmente l’unica squadra imbattuta dopo i successi contro l’Italia (37-10) e quello più convincente ma anche più sofferto contro l’Irlanda (30-24), in una continua altalena di emozioni per un match destinato ad entrare tra i blockbuster ed i classici della kermesse.

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La classica tra Inghilterra e Galles, tra politica e patriottismo

Alle 17:45 sarà la volta della classica tra Inghilterra e Galles. Nervi tesi tra le due squadre che vanno avanti da decenni, con naturale sfondo politico indipendentista. Impossibile non pensare a casi storici dagli anni ’70 con il famoso discorso del mediano di apertura Phil Bennett prima di un match dell’allora Cinque Nazioni quando guardando i compagni esclamò: “Guardate cosa hanno fatto al Galles questi Inglesi. Hanno preso il nostro acciaio, la nostra acqua, il nostro ferro. Comprano i nostri cavalli per divertirsi quattro giorni ogni dodici mesi. Che cosa ci hanno dato in cambio? Assolutamente nulla. Siamo stati espropriati, derubati, controllati e puniti dagli inglesi. E noi giochiamo contro di loro questo pomeriggio”. Nel passato più recente, non si possono non citare la meta di Scott Gibbs nel 1999 a Wembley, il tempio del calcio inglese pre-ammodernamento, utilizzato dai Dragoni durante la conclusione dei lavori di costruzione del Millenium Stadium. Una marcatura che costò agli albionici in odore di Grande Slam addirittura il titolo, che andò invece alla Scozia, nell’ultima edizione prima dell’ingresso dell’Italia. E poi nel 2015 la cocente delusione per la meta di Gareth Davies nei minuti finali che portò alla sconfitta inglese e all’eliminazione al primo turno nella Coppa del mondo casalinga alla quale il XV della rosa si presentava con i favori del pronostico.

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Recuperi importanti per le due squadre

Patriottismo allo stato puro, insomma, in questo vero e proprio derby che dovrebbe vedere nuovamente in campo per gli inglesi la potenza di Manu Tuilagi, mentre il Galles punta a provare a recuperare in terza linea Josh Navidi e Taulupe Faletau. Il Galles cercherà di continuare la costruzione della fiducia e del nuovo gruppo iniziata con la vittoria sulla Scozia dopo l’avvio opaco contro l’Irlanda, mentre l’Inghilterra, dopo la sconfitta di Murrayfield, dovrà mantenere le capacità offensive viste contro l’Italia (0-33) a Roma, affidandosi ancora una volta all’estro del giovane Smith in cabina di regia. In terza linea, poi, in patria viene ampiamente caldeggiata da più parti la conferma di Dombrandt a numero 8 e Itoje come flanker, ma si dovrebbe poter rivedere dal primo minuto anche Courtney Lawes, verosimilmente con i gradi di capitano, dopo aver smaltito i problemi di concussion.

Sei Nazioni Italia - Irlanda

Chiusura con l’Italia in Irlanda

Domenica, infine, alle 16 all’Aviva Stadium di Dublino, sarà il momento dell’Italia. Priva di Fuser, Negri e Menoncello, la comitiva azzurra volerà in Irlanda venerdì pomeriggio, captain’s run sabato e poi sarà finalmente la volta di scendere in campo. Difficile aspettarsi il ripetersi dell’impresa del 1997, una di quelle partite che hanno fatto la storia del movimento ovale italiano e consentito agli Azzurri l’accesso nel torneo Sei Nazioni, ma è lecito attendersi una reazione rispetto alla sconfitta senza marcare punti contro l’Inghilterra da parte di Lamaro & co. La speranza è quella di rivedere un’Italia più come la prima giornata contro la Francia, con più voglia di attaccare, gestire il gioco e maggior cinismo. Kieran Crowley ha richiamato per l’occasione Ceccarelli, Giammarioli, Lucchin, in anticipo sulla tabella di marcia nel caso degli ultimi due, dato il rinvio della partita delle Zebre a Cardiff causa condizioni meteo proibitive, ma dovrà probabilmente rinunciare al figiano equiparato Ratuva Tavuyara, colpito duro nell’ultima sfida persa da Treviso a Glasgow. Stesso discorso pure per Ange Capuozzo, infortunatosi in ProD2 con il suo Grenoble e per il quale oltralpe si inizia a parlare di interessamenti di mercato da parte della super potenza Tolosa, così come si vocifera di sirene inglesi per i piloni Fischetti e Zilocchi, in attesa di capire cosa accadrà in futuro proprio con la franchigia delle Zebre con sede attualmente a Parma. Il commissario tecnico neozelandese ha, inoltre, invitato in questi giorni in raduno tre giovani atleti promettenti delle Fiamme Oro: Filippo Di Marco, Alessandro Forcucci e Ludovico Vaccari.

Irlanda ancora in corsa

Dal canto suo, Andy Farrell ha dichiarato in settimana che la corsa al titolo è appena iniziata, nonostante la sconfitta contro la Francia abbia interrotto una serie positiva che vedeva la nazionale smeraldo aver avuto la meglio persino dei leggendari All Blacks a novembre. Sono in effetti soltanto 3 i punti che distanziano in classifica Irlanda e Francia e con Le Crunch tra Galletti e Inghilterra all’ultima giornata tutto può ancora decidersi. L’ex Rugby League è alle prese con dubbi tra tallonatori, dopo l’infortunio di Kelleher, e ai centri, dove potrebbe ripartire titolare Henshaw, ma può anche considerarsi rinfrancato dall’aver recuperato il talismano e capitano Jonathan Sexton dopo i problemi al tendine che lo avevano tenuto fuori a Parigi. La classifica dice per ora Francia 9, Inghilterra e Irlanda 6, Scozia 5, Galles 4, Italia 0, ma con ancora 15 punti in palio tutto può succedere in un Sei Nazioni da seguire fino alla fine.

Sei Nazioni 2022 week 3