Italia-Scozia al 6 Nazioni 2024, dove vedere il match in tv e streaming

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Dopo il pareggio esterno contro la Francia, a metà fra la consapevolezza di aver disputato una grande partita e l’illusione di essere andati vicinissimi all’impresa, Lamaro e compagni ritrovano lo stadio Olimpico. Da sfidare c’è una Scozia illuminata dal talento di Finn Russell e dagli sprint di Duhan van der Merwe. Il match è in diretta alle 15.15 su Sky Sport Uno e in streaming su NOW

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Ottanta minuti da vivere al massimo per lanciarsi al meglio verso la fine del torneo. L'Italia di Gonzalo Quesada torna all'Olimpico nella quarta giornata del Sei Nazioni: ad attendere gli azzurri, nella sfida in programma alle ore 15.15 (in diretta su Sky Sport Uno e in streaming su NOW), c'è la Scozia allenata da Gregor Townsend, guidata in campo dal talento del mediano d’apertura Finn Russell e dalla velocità dell’ala più decisiva al mondo in questo momento, ossia Duhan van der Merwe.

Una pausa per ricaricare le pile e inquadrare l'avversario

Dallo storico 13-13 di Lille, prima volta in cui l’Italia ha fatto punti nel torneo contro la Francia in terra transalpina, sono passate ormai due settimane. Il "dispiacere" per non aver portato a casa la posta piena è stato ampiamente smaltito. Ora gli azzurri vogliono far vedere di esser pronti a una nuova battaglia, a un nuovo test e alla possibilità di chiudere un’altra partita incamerando qualcosa di pesante: una vittoria, dopo il punto di bonus difensivo ottenuto contro l’Inghilterra e i due punti per il pareggio contro i Bleus.

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Scozia, sin qui la migliore dopo l’Irlanda

La “Nazionale del Cardo” non è solo Russell e van der Merwe. C’è anche tanto altro: un’intensità incredibile e la capacità di fare punti ogni qualvolta le si presenta l’occasione di fare male, sia con la rapidità dei trequarti sia con l’abrasività degli avanti, abili nell’indirizzare le fasi statiche del gioco. Dopo l’Irlanda, che per il momento sta facendo un Sei Nazioni a parte, visti i 15 punti raccolti in 3 partite, la Scozia è la migliore. A dirlo non sono solo i 9 punti in classifica che certificano l’attuale secondo posto, ma anche il merito con cui si è imposta in Galles contro i Dragoni, più largamente di quanto racconti il 26-27 finale, e a Murrayfield contro l’Inghilterra, per 30-21 nella Calcutta Cup, inciampando soltanto nel match interno contro la Francia, per 16-20, in circostanze rocambolesche e con il dubbio di una meta/non-meta a proprio favore nel finale di gara. 

Italia: il momento di Lynagh e i ritorni di Negri e Lorenzo Cannone

Quesada, al netto del buon risultato contro la Francia, ha scelto di operare diversi cambi nella sua formazione. La novità più importante è quella, all’ala, dell’esordiente Louis Lynagh: il figlio del grande Michael Lynagh, campione del mondo con l’Australia nel 1991, con un passato a Treviso, città nella quale è nato proprio Louis che, dopo un lungo corteggiamento arrivato dall’Inghilterra, mai però concretizzatosi nei fatti, ha scelto di giocare per l’Italia. Lo scacchiere tattico della linea dei trequarti vedrà così Menoncello tornare fra i centri, accanto a Brex, in un reparto che potrà contare anche sui confermatissimi Ange Capuozzo e Monty Ioane, entrambi a completare il triangolo allargato, e sulla mediana formata da Martin Page-Relo e Paolo Garbisi.

Fra gli avanti invece è il ritorno di Sebastian Negri in terza linea, dove vi saranno anche capitan Michele Lamaro e il numero 8 Ross Vintcent, a modificare le cose; con Federico Ruzza e Niccolò Cannone in seconda e il trio Danilo Fischetti-Giacomo Nicotera-Simone Ferrari in prima linea. Mentre in panchina, dove non vi sarà Manuel Zuliani per un problema al ginocchio, le scelte si soffermano su 5 avanti e 3 trequarti, fra cui Lorenzo Cannone, che rientra al pari di Negri, il confermato Leonardo Marin e Federico Mori, che potrà, a partita in corso essere l’arma tattica per rivoluzionare la trequarti. 

Scozia: entra Redpath, panchina con 6 avanti e 2 trequarti

Nel XV scelto da Townsend, le modifiche più significative riguardano l’ingresso di Cameron Redpath, come primo centro in luogo dell’infortunato Sione Tuipulotu, la scelta di George Horne come mediano di mischia accanto a Finn Russell, e la scelta in terza linea di Andy Christie, in una formazione che ovviamente si regge tanto, oltre che sul suo capitano, anche sul triangolo allargato, con l’estremo Blair Kinghorn e le ali Kyle Steyn e Duhan van der Merwe, e la seconda e la prima linea, quest’ultima costituita dai piloni Pierre Schoeman e Zander Fagerson e dal tallonatore George Turner. Pronta a subentrare, infine, vi sarà una panchina per certi versi inedita per la Scozia, fatta di 6 avanti e 2 trequarti: con Sam Skinner, Jamie Ritchie e Matt Fagerson, la volontà sarà quella di dare battaglia in maniera costante sul punto d’incontro e di sigillare e assaltare la rimessa laterale durante tutto l’arco della gara, magari rinunciando a qualcosa per la linea veloce che avrà a disposizione i soli Ali Price e il jolly Kyle Rowe.

Italia-Scozia, le formazioni

  • Italia: Ange Capuozzo, 14 Louis Lynagh, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Tommaso Menoncello, 11 Monty Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Martin Page-Relo, 8 Ross Vintcent, 7 Michele Lamaro (c), 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone, 3 Simone Ferrari, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti
    A disposizione: 16 Gianmarco Lucchesi, 17 Mirco Spagnolo, 18 Giosuè Zilocchi, 19 Andrea Zambonin, 20 Lorenzo Cannone, 21 Stephen Varney, 22 Leonardo Marin, 23 Federico Mori
  • Scozia: 15 Blair Kinghorn, 14 Kyle Steyn, 13 Huw Jones, 12 Cameron Redpath, 11 Duhan van der Merwe, 10 Finn Russell (cc), 9 George Horne, 8 Jack Dempsey, 7 Rory Darge (cc), 6 Andy Christie, 5 Scott Cummings, 4 Grant Gilchrist, 3 Zander Fagerson, 2 George Turner, 1 Pierre Schoeman
    A disposizione: 16 Ewan Ashman, 17 Alec Hepburn, 18 Elliot Millar-Mills, 19 Sam Skinner, 20 Jamie Ritchie, 21 Matt Fagerson, 22 Ali Price, 23 Kyle Rowe

A cura di OnRugby.it