A novembre il rugby diventa ancora più bello: si giocano le Nations Series

In parole povere si giocano le Nations Series. Ovvero una sfida tra emisferi iniziata nel 1905, con i colossi del Sud ovale che arrivano in Europa a sfidare le grandi europee del 6 Nazioni. Italia compresa. Non c’è una classifica finale, almeno non in questo 2025, prima del cambio di formato con l’inizio dall’anno prossimo del biennale: Rugby Nations Championship, con le 12 migliori nazionali del mondo a sfidarsi tra luglio e novembre. LE COORDINATE Ma restiamo al qui e ora. Che è iper-sostanzioso: 22 partite al massimo livello del rugby tra l’1 e il 29 novembre. L’Italia debutta sabato 8 contro l’Australia e poi affronterà Sudafrica e Cile. Sì, le date sono corrette, c’è già stato un gustoso antipasto in triplice… match: la Scozia ha superato facilmente in casa gli Stati Uniti per 85-0. L’Inghilterra ha battuto 25-7 un'Australia sulle gambe per il fuso e gli All Blacks hanno superato 26-13 l’Irlanda a Chicago, terra di tifo ‘verde’, dove i neozelandesi nel 2016 avevano subito la prima sconfitta della loro storia contro gli irlandesi. ITAL-NOVEMBRE L’Italia debutterà dunque a Udine sabato contro i Wallabies australiani, che negli ultimi anni hanno compiuto quasi solo balzi all’indietro, schiacciati tra la popolarità di rugby league e aussie rules e una tradizione che scricchiola. Sono in ricostruzione e hanno dato segnali contrastanti sia nel Rugby Championship, che nell’ultima partita a Londra. Poi a Torino arriveranno gli Springboks campioni del Mondo, di cui gli azzurri hanno saggiato la potenza nel doppio confronto estivo in Sudafrica. Dal 2023 hanno vinto Coppa del Mondo e due Rugby Championship, ovvero tutti i tornei disputati, ma hanno mostrato anche crepe e voglia di migliorarsi, tutto sotto la guida del vero Mastermind del rugby contemporaneo, il loro Ct Rassie Erasmus. Infine il Cile a Genova, mai sfidato a livello senior, che ha sostituito Samoa, ancora impegnata nelle qualificazioni ai mondiali 2027. Un orgoglio per i Condores, una probabile vittoria per l’Italia, che però si troverà ad affrontare uno di quei match in cui verrà rispolverato un altro cliché, quello del ‘vincere e convincere’. CHIUSURA D’ANNO… SENZA DANNI L’Italia ha vissuto un 2025 lineare, con soli due successi, contro un Galles in crisi e in Namibia. Prestazioni altalenanti anche nelle sconfitte, con due sole battute d’arresto cospicue, il 45-0 a Port Elisabeth di luglio e il 74-23 patito a Roma contro la Francia. Dando per quasi certe una sconfitta contro gli Springboks e un successo col Cile, la partita più interessante sembra quella con i Wallabies. Gli azzurri hanno battuto una sola volta l’Australia , che resta certamente favorita, ma sarà interessante vedere che tipo di prestazione metterà in piedi la squadra italiana. E la partita è particolare soprattutto per Louis Lynagh: nato a Treviso da mamma italiana e papà australiano, l’ex leggenda wallaby Michael. Cresciuto in Inghilterra, da tempo veste l’azzurro. Rimandato il derby familiare col fratello Tom, nel giro della nazionale, ma non convocato per questo tour. NEWS AZZURRE Il ct Gonzalo Quesada ha distribuito la leadership su quattro capitani, oltre a Lamaro anche Brex, Nicotera e Niccolò Cannone, nulla di strano, dato che in ogni gruppo ci sono più leader riconosciuti a dare l’esempio. Le note negative sono gli infortuni in terza linea: proprio Lamaro e Negri: i due terza linea del Benetton salteranno la prima partita di novembre, ma sono a rischio anche per le seguenti. Tre i possibili debuttanti: il 26enne Damiano Mazza e i due giovani ex under20 Enoch Opoku Gyamfi ed Edoardo Todaro. Vedremo se troveranno i loro primi minuti azzurri. Tanta la curiosità in particolare per Todaro, che gioca in Inghilterra ai Northampton Saints, con cui ha segnato due mete al debutto e tre nelle prime sue tre partite di Premiership…! QUESTIONS & ANSWERS… Non solo azzurri i motivi di interesse di questo mese ovale mondiale. Chi finirà novembre da numero 1 al mondo? Sfida serrata Springboks/All Blacks, con i neozelandesi indietro solo di 1.20 pti nel ranking. Irlanda, Francia e Inghilterra in quest’ordine sono pronte a far valere il peso del ‘vecchio continente’. Chi vincerà più partite tra l’emisfero Nord e quello Sud? Il 2024 si chiuse con un tirato 10-9 per le squadre del sud del mondo, con le Fiji ad aggiungere successi agli score di Sudafrica e Nuova Zelanda. Gli All Blacks quest’anno proveranno a centrare il Grand Slam Tour, ovvero battere tutte le squadre britanniche e l’Irlanda. Sarebbe la quinta volta, l’ultima era riuscita loro nel 2010. Riuscirà il Galles a mantenere il 12° posto del ranking mondiale? La posizione è importante per le fasce del sorteggio al mondiale 2027 che si terrà il 3 dicembre prossimo. I punti dipendono da vittorie/sconfitte e dalla posizione ranking dell’avversaria. I Dragoni avranno due incontri proibitivi con Nuova Zelanda e Sudafrica e un esordio molto impegnativo contro i Pumas Argentini. Molto dipenderà dal match contro il Giappone del 15 novembre e dalla sfida del 22/11 extra Nations Series degli stessi Brave Blossoms con la Georgia, oggi 11esima.

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A novembre il rugby diventa ancora più bello: si giocano le Nations Series

Paolo Malpezzi