NFL, il commissioner Goodell: "Errore non ascoltare le proteste dei giocatori di colore"

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Con un videomessaggio su Twitter, il commissioner della NFL, Roger Goodell, chiede scusa per aver ignorato i messaggi di protesta contro il razzismo dei giocatori di colore come Colin Kaepernick: "Abbiamo sbagliato, incoraggiamo tutti a far sentire la propria voce e manifestare pacificamente"

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"Noi, la Nfl, condanniamo il razzismo e la sistematica oppressione della popolazione nera. Riconosciamo che abbiamo sbagliato a non aver ascoltato i giocatori della Nfl prima e incoraggiamo tutti a far sentire la propria voce e manifestare pacificamente. Noi, la Nfl, crediamo che la vita dei neri conti". Queste le parole pronunciate attraverso un video postato su Twitter da Roger Goodell, commissioner della lega di football americano, che ammette per la prima volta la colpevolezza della Nfl nell'aver ignorato le proteste dei giocatori di colore, primo su tutti Colin Kaepernick, contro gli episodi di razzismo. L'ex quarterback dei 49ers fu infatti l'ideatore della protesta del 'kneeling', ovvero dei giocatori inginocchiati durante l'inno americano, che provocò roventi polemiche coinvolgendo in prima persona anche il Presidente USA, Donald Trump. Da quel momento, l'ex giocatore di San Francisco non aveva più trovato una squadra.  "Condanniamo il razzismo e la sistematica oppressione delle persone di colore - ha detto Goodell -. Protesto personalmente con voi e voglio essere parte del cambiamento di cui la nostra nazione ha più bisogno. Senza giocatori di colore, non ci sarebbe la Nfl. Le proteste in tutta la nazione sono emblematiche di secoli di silenzi, disuguaglianza e oppressioni verso giocatori, allenatori, tifosi o dirigenti di colore. Ora vi stiamo ascoltando, io vi sto ascoltando. Mi unirò ai giocatori che hanno alzato la loro voce per capire come possiamo migliorare e avere una famiglia Nfl migliore e più unita".