Starace furioso: "Così non si può giocare. Non mi diverto"
TennisELENA PERO, inviato di SKY Sport, racconta la prima giornata agli Internazionali d'Italia. L'azzurro, sconfitto all'esordio da Montanes, costretto a giocare tra folate di vento e pioggia battente. Cade anche Cipolla, ancora una volta superato da Cilic
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di ELENA PERO
da Roma
"Così non si può giocare, non mi diverto". Con queste parole Potito Starace ha battezzato la sua sconfitta (7-6, 6-4) sul Campo Pietrangeli contro Albert Montanes. Si è giocato in condizioni davvero proibitive: vento a folate violentissime, refoli di terra rossa negli occhi e nella bocca, il rullare sordo delle lamiere delle tribune provvisorie e il pubblico in continuo movimento. Poi la pioggia a dirotto. Quasi impossibile trovare la concentrazione per uno come Potito, abituato a cercare la sensibilità dei colpi.
Il campano è stato onesto nel riconoscere, oltre al proprio nervosismo, anche i meriti del suo avversario, che ha saputo gestire indubbiamente meglio le condizioni ambientali. Peccato per quel vantaggio di 5 a 1 sprecato nel tie break del primo set e per quella palla del 5 pari nel secondo, ma si era capito che la testa era da un'altra parte.
La prima giornata degli Internazionali è stata segnata dal maltempo (sia benedetto il tetto sul Centrale di Wimbledon) e da qualche sorpresa nei risultati per chi ha potuto giocare in apertura di programma. Il 27enne rumeno Victor Crivoi, che questa settimana festeggia la miglior classifica della carriera (numero 112), ha ottenuto anche uno dei suoi risultati più prestigiosi eliminando James Blake, ma l'americano, all'esordio sul rosso europeo, è apparso davvero a disagio.
Non è purtroppo riuscito a farsi aiutare dal pubblico di casa Flavio Cipolla, che come a Monte-Carlo due settimane fa, si è ritrovato di fronte Marin Cilic. Il romano ha raccolto un game in meno (6-2, 6-2), ma contro il numero 15 ATP c'è ben poco da sperare. Nel frattempo è arrivato al Foro anche Rafael Nadal, fresco della cinquina a Barcellona. "Ma nel tennis la normalità è perdere, non certo vincere a ripetizione", ha avuto la faccia tosta di dire in conferenza stampa. Magari era stanco per il viaggio.
di ELENA PERO
da Roma
"Così non si può giocare, non mi diverto". Con queste parole Potito Starace ha battezzato la sua sconfitta (7-6, 6-4) sul Campo Pietrangeli contro Albert Montanes. Si è giocato in condizioni davvero proibitive: vento a folate violentissime, refoli di terra rossa negli occhi e nella bocca, il rullare sordo delle lamiere delle tribune provvisorie e il pubblico in continuo movimento. Poi la pioggia a dirotto. Quasi impossibile trovare la concentrazione per uno come Potito, abituato a cercare la sensibilità dei colpi.
Il campano è stato onesto nel riconoscere, oltre al proprio nervosismo, anche i meriti del suo avversario, che ha saputo gestire indubbiamente meglio le condizioni ambientali. Peccato per quel vantaggio di 5 a 1 sprecato nel tie break del primo set e per quella palla del 5 pari nel secondo, ma si era capito che la testa era da un'altra parte.
La prima giornata degli Internazionali è stata segnata dal maltempo (sia benedetto il tetto sul Centrale di Wimbledon) e da qualche sorpresa nei risultati per chi ha potuto giocare in apertura di programma. Il 27enne rumeno Victor Crivoi, che questa settimana festeggia la miglior classifica della carriera (numero 112), ha ottenuto anche uno dei suoi risultati più prestigiosi eliminando James Blake, ma l'americano, all'esordio sul rosso europeo, è apparso davvero a disagio.
Non è purtroppo riuscito a farsi aiutare dal pubblico di casa Flavio Cipolla, che come a Monte-Carlo due settimane fa, si è ritrovato di fronte Marin Cilic. Il romano ha raccolto un game in meno (6-2, 6-2), ma contro il numero 15 ATP c'è ben poco da sperare. Nel frattempo è arrivato al Foro anche Rafael Nadal, fresco della cinquina a Barcellona. "Ma nel tennis la normalità è perdere, non certo vincere a ripetizione", ha avuto la faccia tosta di dire in conferenza stampa. Magari era stanco per il viaggio.