Tennis, Nadal è in ginocchio. Wimbledon è a rischio
TennisAll'Hurlington Club, Est di Londra, Hewitt ha strapazzato il numero uno al mondo in un match d'esibizione. Il trionfatore del torneo sull'erba 2008 ha gravi problemi di piegamento degli arti. Lo zio-coach Toni: è meglio che torni a Maiorca. IL VIDEO
L'ultima partita ufficiale di Rafa Nadal contro Leyton Hewitt risale al terzo turno del Roland Garros: 6-1 6-3 6-1 il risultato, quasi umiliante per l'australiano ex numero uno del mondo. Da allora sono passati appena 20 giorni ma sembra una vita. Perché all'Hurlington Club, Est di Londra, i due sono scesi di nuovo in campo per un match di esibizione in preparazione di Wimbledon. E i valori si sono completamente ribaltati: 6-4 6-3 per Hewitt in un'ora e venti minuti.
Considerando anche tutte le possibili attenuanti, si trattava di poco più di un allenamento e l'australiano trionfatore a Wimbledon nel 2003 è un amante dell'erba, la prestazione di Rafa è preoccupante. Le ginocchia continuano a dargli il tormento, tanto da impedirgli di piegarsi bene nel colpire la palla.
Si spiegano così i tanti errori di rovescio e le difficoltà nei recuperi, di solito un suo punto di forza. Nadal a fine partita non ha voluto commentare, lo ha fatto lo zio-allenatore Toni che ha ammesso i problemi nei piegamenti: "Fossi in mio nipote, tornerei a Maiorca", la frase che sembra preannunciare la resa. La decisione su Wimbledon verrà presa probabilmente oggi dopo un altro match esibizione, contro lo svizzero Wawrinka.
Dopo i forfait di Monfils e Baghdatis, sarebbe un duro colpo per lo slam londinese, perché Nadal non è solo il numero uno ma anche il campione in carica, vincitore l'anno scorso di un'indimenticabile battaglia con Federer. Ma nell'ultimo mese, dalla soprendente sconfitta con Soderling al Roland Garros, lo spagnolo è passato da imbattibile super-atleta a fragile campione. E anche se dovesse partecipare a Wimbledon, difficilmente le sue ginocchia gli permetterebbero un'altra scalata trionfale come questa.
Considerando anche tutte le possibili attenuanti, si trattava di poco più di un allenamento e l'australiano trionfatore a Wimbledon nel 2003 è un amante dell'erba, la prestazione di Rafa è preoccupante. Le ginocchia continuano a dargli il tormento, tanto da impedirgli di piegarsi bene nel colpire la palla.
Si spiegano così i tanti errori di rovescio e le difficoltà nei recuperi, di solito un suo punto di forza. Nadal a fine partita non ha voluto commentare, lo ha fatto lo zio-allenatore Toni che ha ammesso i problemi nei piegamenti: "Fossi in mio nipote, tornerei a Maiorca", la frase che sembra preannunciare la resa. La decisione su Wimbledon verrà presa probabilmente oggi dopo un altro match esibizione, contro lo svizzero Wawrinka.
Dopo i forfait di Monfils e Baghdatis, sarebbe un duro colpo per lo slam londinese, perché Nadal non è solo il numero uno ma anche il campione in carica, vincitore l'anno scorso di un'indimenticabile battaglia con Federer. Ma nell'ultimo mese, dalla soprendente sconfitta con Soderling al Roland Garros, lo spagnolo è passato da imbattibile super-atleta a fragile campione. E anche se dovesse partecipare a Wimbledon, difficilmente le sue ginocchia gli permetterebbero un'altra scalata trionfale come questa.