Wimbledon, la ditta Williams&Williams è sempre una garanzia
TennisELENA PERO, inviato di SKY SPORT, commenta le semifinali femminili dove ancora una volta si sono imposte le sorelle americane. Ora si affronteranno l'una di fronte all'altra in finale, la quarta per loro sulla prestigiosa erba londinese
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WIMBLEDON SU SKY SPORT
di ELENA PERO
C’è una ditta americana che a Wimbledon è una garanzia. È la Williams & Williams Ldt, specializzata in finali, con una spiccata tendenza al monopolio. Un’azienda russa, la Eva-Ina, ha provato a inserirsi, a fare concorrenza. Niente da fare. È stata respinta. A SW19 non esiste il libero mercato. E di monopolio si può a buon diritto parlare, visto che sabato sarà la quarta finale tra le sorelle. E ancora di più dal momento che soltanto una volta, dal 2000 a oggi, a contendersi il piatto non c’è stata in gara una delle due.
Monopolio sì, ma senza corruzione o scorrettezze. Basterebbe batterle sul campo, però nessuna c’è riuscita. C’è andata molto vicina una delle due socie russe, Eva - Elena Dementieva, che ha giocato forse la miglior partita della carriera e ha avuto anche un match point, sul 5 a 4 del terzo set. Serena l’ha annullato con una splendida volèe di rovescio. Non era al meglio la "sorellina", ma nei momenti chiave della partita ha trovato i colpi della fuoriclasse, tra cui anche una ventina di ace.
Venus ha invece schiantato l’altra metà della società russa, Ina – Dinara Safina. Sarebbe la numero uno del mondo, la sorella di Marat, ma ha perso in cinquantuno minuti raccattando un solo game. Williams & Williams per la quarta volta quindi a Londra. Il divertimento non sempre è assicurato. La colpa non è però della ditta americana. È della concorrenza.
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di ELENA PERO
C’è una ditta americana che a Wimbledon è una garanzia. È la Williams & Williams Ldt, specializzata in finali, con una spiccata tendenza al monopolio. Un’azienda russa, la Eva-Ina, ha provato a inserirsi, a fare concorrenza. Niente da fare. È stata respinta. A SW19 non esiste il libero mercato. E di monopolio si può a buon diritto parlare, visto che sabato sarà la quarta finale tra le sorelle. E ancora di più dal momento che soltanto una volta, dal 2000 a oggi, a contendersi il piatto non c’è stata in gara una delle due.
Monopolio sì, ma senza corruzione o scorrettezze. Basterebbe batterle sul campo, però nessuna c’è riuscita. C’è andata molto vicina una delle due socie russe, Eva - Elena Dementieva, che ha giocato forse la miglior partita della carriera e ha avuto anche un match point, sul 5 a 4 del terzo set. Serena l’ha annullato con una splendida volèe di rovescio. Non era al meglio la "sorellina", ma nei momenti chiave della partita ha trovato i colpi della fuoriclasse, tra cui anche una ventina di ace.
Venus ha invece schiantato l’altra metà della società russa, Ina – Dinara Safina. Sarebbe la numero uno del mondo, la sorella di Marat, ma ha perso in cinquantuno minuti raccattando un solo game. Williams & Williams per la quarta volta quindi a Londra. Il divertimento non sempre è assicurato. La colpa non è però della ditta americana. È della concorrenza.