Tennis, una rivoluzione: il mondiale al posto della Davis
TennisUn torneo da disputare ogni due anni con regole innovative, come le sostituzioni obbligatorie dei giocatori a metà incontro. E' l'idea lanciata dal consiglio dei tennisti dell'Atp. Djokovic: "Parliamone". Ma il rischio è di perdere la storica Davis
COMMENTA NEL FORUM DEL TENNIS
Un Mondiale di tennis maschile da disputare ogni due anni con regole rivoluzionarie, come le sostituzioni obbligatorie dei giocatori a metà di ciascun incontro. E' questa l'idea lanciata dal consiglio dei giocatori dell'Atp e illustrata dal serbo Novak Djokovic. "Sono idee fresche e nuove, ma nulla è stato ancora deciso perché bisogna considerare anche le altre parti", ha spiegato il n.3 del mondo. Il progetto, che minaccia il futuro della coppa Davis, sarà discusso in occasione dell'Australian Open, primo torneo stagionale del Grand Slam in programma a partire dal 18 gennaio.
L'evento avrebbe luogo ogni due anni, con la partecipazione di 32 team suddivisi in otto gironi da quattro e la qualificazione agli ottavi di finale per le 16 migliori squadre. Una vera e propria kermesse iridata di 10 giorni, con partite al meglio dei cinque set e regole nuove: tre giocatori e un capitano per squadra, un intervallo massimo di 25 secondi fra un punto ed un altro, tie-break a cinque punti anziché sette e l'obbligo di schierare almeno due giocatori per incontro.
Secondo Djokovic, i tavoli programmati in occasione del torneo di Melbourne saranno "fondamentali per gli anni a venire". Non è chiaro se il possibile nuovo torneo per nazioni andrà a sostituirsi alla coppa Davis, un torneo storico ma con sempre meno appeal per i big del tennis mondiale, messi a dura prova dal fitto calendario di eventi Atp.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SKY SPORT
Un Mondiale di tennis maschile da disputare ogni due anni con regole rivoluzionarie, come le sostituzioni obbligatorie dei giocatori a metà di ciascun incontro. E' questa l'idea lanciata dal consiglio dei giocatori dell'Atp e illustrata dal serbo Novak Djokovic. "Sono idee fresche e nuove, ma nulla è stato ancora deciso perché bisogna considerare anche le altre parti", ha spiegato il n.3 del mondo. Il progetto, che minaccia il futuro della coppa Davis, sarà discusso in occasione dell'Australian Open, primo torneo stagionale del Grand Slam in programma a partire dal 18 gennaio.
L'evento avrebbe luogo ogni due anni, con la partecipazione di 32 team suddivisi in otto gironi da quattro e la qualificazione agli ottavi di finale per le 16 migliori squadre. Una vera e propria kermesse iridata di 10 giorni, con partite al meglio dei cinque set e regole nuove: tre giocatori e un capitano per squadra, un intervallo massimo di 25 secondi fra un punto ed un altro, tie-break a cinque punti anziché sette e l'obbligo di schierare almeno due giocatori per incontro.
Secondo Djokovic, i tavoli programmati in occasione del torneo di Melbourne saranno "fondamentali per gli anni a venire". Non è chiaro se il possibile nuovo torneo per nazioni andrà a sostituirsi alla coppa Davis, un torneo storico ma con sempre meno appeal per i big del tennis mondiale, messi a dura prova dal fitto calendario di eventi Atp.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SKY SPORT