Barazzutti: "Quale Mondiale di tennis, meglio la Davis"
TennisIl capitano azzurro si schiera a favore della vecchia formula: "Capisco che i giocatori più forti hanno certe esigenze di una programmazione molto lunga durante l'anno. Potrebbe essere un'idea, ma io sono più conservatore, preferisco la formula attuale"
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Meglio la Davis. Di fronte al progetto portato avanti dai principali giocatori del circuito di creare un Mondiale con regole del tutto innovative, come ad esempio un massimo di 25 secondi tra un punto e un altro, tie-break a cinque punti anziché sette e l'obbligo di schierare almeno due giocatori per incontro, Corrado Barazzutti appare abbastanza perplesso. "Si parla di organizzare la Davis in unica sede, in un tempo delimitato, di giocarla come un torneo - spiega il capitano azzurro ai microfoni di SKY Sport 24 - Capisco che i giocatori più forti hanno certe esigenze di una programmazione molto lunga durante l'anno, e questa è una delle ragioni per cui non giocano la Coppa Davis. Giocarla in una settimana potrebbe essere per loro molto comodo, potrebbe essere un'idea ma io sono più conservatore".
La formula attuale della Davis "mi piace e la trovo molto bella – continua - è la formula più giusta. Potrebbe anche andare bene giocarla in una settimana, a patto però che i giocatori garantiscano la loro presenza. Altrimenti sarebbe peggio". Tra le proposte al vaglio per il Mondiale quella delle sostituzioni durante la partita. "Ma non è una novità - avverte Barazzutti - c'é già negli incontri tra università in America. Mi sembra una cosa più divertente che altro, non mi piace moltissimo".
Approvare questo nuovo progetto 'Mondiale' significherebbe "smontare una manifestazione di grande fascino e più difficile, perché nella Coppa Davis - sottolinea il capitano azzurri - i giocatori dimostrano tutta la loro forza, vengono fuori il vero valore del giocatore e il carattere dell'uomo. La nuova formula porterebbe a una manifestazione di spettacolo piuttosto che sportiva, può avere anche il suo fascino ma a me non piace".
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Meglio la Davis. Di fronte al progetto portato avanti dai principali giocatori del circuito di creare un Mondiale con regole del tutto innovative, come ad esempio un massimo di 25 secondi tra un punto e un altro, tie-break a cinque punti anziché sette e l'obbligo di schierare almeno due giocatori per incontro, Corrado Barazzutti appare abbastanza perplesso. "Si parla di organizzare la Davis in unica sede, in un tempo delimitato, di giocarla come un torneo - spiega il capitano azzurro ai microfoni di SKY Sport 24 - Capisco che i giocatori più forti hanno certe esigenze di una programmazione molto lunga durante l'anno, e questa è una delle ragioni per cui non giocano la Coppa Davis. Giocarla in una settimana potrebbe essere per loro molto comodo, potrebbe essere un'idea ma io sono più conservatore".
La formula attuale della Davis "mi piace e la trovo molto bella – continua - è la formula più giusta. Potrebbe anche andare bene giocarla in una settimana, a patto però che i giocatori garantiscano la loro presenza. Altrimenti sarebbe peggio". Tra le proposte al vaglio per il Mondiale quella delle sostituzioni durante la partita. "Ma non è una novità - avverte Barazzutti - c'é già negli incontri tra università in America. Mi sembra una cosa più divertente che altro, non mi piace moltissimo".
Approvare questo nuovo progetto 'Mondiale' significherebbe "smontare una manifestazione di grande fascino e più difficile, perché nella Coppa Davis - sottolinea il capitano azzurri - i giocatori dimostrano tutta la loro forza, vengono fuori il vero valore del giocatore e il carattere dell'uomo. La nuova formula porterebbe a una manifestazione di spettacolo piuttosto che sportiva, può avere anche il suo fascino ma a me non piace".
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