Wimbledon, Federer si riprende il trono nel regno di Murray
TennisLo svizzero riconquista il torneo londinese dopo l'ultimo successo nel 2009: è il settimo titolo che vale anche il ritorno in testa al ranking. Per lo scozzese quarta sconfitta nella finale di uno Slam (4-6, 7-5, 6-3, 6-4)
Roger Federer ha vinto il torneo di Wimbledon. In finale il tennista svizzero ha battuto il britannico Andy Murray 4-6, 7-5, 6-3, 6-4. Per Federer è la settima vittoria a Wimbledon ed è il 17° titolo nel circuito Grande Slam. Record assoluto.
Da Andy a Andy, vince sempre Roger - Era il 2009 quando Roger superò Andy Roddick in finale aggiudicandosi il sesto titolo sull'erba londinese, l'ultimo fino ad oggi, della sua già straordinaria carriera. Da allora sono cambiate un po' di cose: lo svizzero, ad esempio, fino alla vigilia dell'ultimo ultimo match del 2012 non era più il numero uno al mondo. Non è però venuta meno la sua classe, e non è cambiato nemmeno il nome dell'avversario nell'edizione 2012. Andy, però, stavolta non è lo statunitense, ma il britannico Murray. Un bello (bellino) e incompiuto dal punto di vista tecnico che poco può contro il campione davanti al pubblico amico; amico ma consapevole del divario tra i due. Federer torna ad essere il numero uno al mondo, Murray perde tra le lacrime la quarta finale di uno Slam.
La partita - La finale è stata caratterizzata inizialmente dall'avvio non brillante dello svizzero (break nel primo game in favore di Murray), che ha ceduto all'avversario il primo set. Poi Federer è salito in cattedra e, con un tennis praticamente perfetto, ha piegato l'avversario. Decisivo è stato l'interminabile sesto gioco del terzo set, conquistato (con break) dallo svizzero.
I record - Federer ha eguagliato due record detenuti da Pete Sampras: quello relativo al numero di vittorie a Wimbledon (7 per entrambi, come il britannico William Renshaw) e quello delle settimane in vetta al ranking Atp. Per lui e Sampras saranno ora 286 settimane al vertice della classifica.
Da Andy a Andy, vince sempre Roger - Era il 2009 quando Roger superò Andy Roddick in finale aggiudicandosi il sesto titolo sull'erba londinese, l'ultimo fino ad oggi, della sua già straordinaria carriera. Da allora sono cambiate un po' di cose: lo svizzero, ad esempio, fino alla vigilia dell'ultimo ultimo match del 2012 non era più il numero uno al mondo. Non è però venuta meno la sua classe, e non è cambiato nemmeno il nome dell'avversario nell'edizione 2012. Andy, però, stavolta non è lo statunitense, ma il britannico Murray. Un bello (bellino) e incompiuto dal punto di vista tecnico che poco può contro il campione davanti al pubblico amico; amico ma consapevole del divario tra i due. Federer torna ad essere il numero uno al mondo, Murray perde tra le lacrime la quarta finale di uno Slam.
La partita - La finale è stata caratterizzata inizialmente dall'avvio non brillante dello svizzero (break nel primo game in favore di Murray), che ha ceduto all'avversario il primo set. Poi Federer è salito in cattedra e, con un tennis praticamente perfetto, ha piegato l'avversario. Decisivo è stato l'interminabile sesto gioco del terzo set, conquistato (con break) dallo svizzero.
I record - Federer ha eguagliato due record detenuti da Pete Sampras: quello relativo al numero di vittorie a Wimbledon (7 per entrambi, come il britannico William Renshaw) e quello delle settimane in vetta al ranking Atp. Per lui e Sampras saranno ora 286 settimane al vertice della classifica.