Wawrinka campione in Australia. Nadal cede 1-3 in finale
TennisLo svizzero Stanislas Wawrinka ha vinto la finale degli Australian Open 2014 superando per tre set a uno (6-3, 6-2, 3-6, 6-3) un affaticato e dolorante Rafa Nadal, condizionato dal mal di schiena
Lo svizzero Stanislas Wawrinka ha vinto la finale degli Australian Open 2014 superando per tre set a uno (6-3, 6-2, 3-6, 6-3) in due ore e venti di gioco un affaticato e dolorante Rafa Nadal. La partita dello spagnolo è stata condizionata da un infortunio alla schiena subito nelle fasi iniziali del secondo set. Per Wawrinka si tratta del primo successo in un torneo del Grande Slam e del sesto titolo in totale. Nei 12 precedenti col maiorchino, Wawrinka aveva sempre perso senza mai conquistare un set. Con questa vittoria lo svizzero salirà al numero 3 del mondo.
"Ho sentito dei problemi alla schiena già all'inizio del riscaldamento, alla fine del primo set è andata peggio, nel secondo set non potevo proprio giocare. Questo però non è il momento di parlare del mio infortunio, né della mia schiena. E' il giorno di Stan e non il mio, bisogna parlare della sua vittoria. Ha meritato di vincere". Con queste parole il numero uno del mondo Rafael Nadal ha reso merito al nuovo campione dell'Australian Open, Stanislas Wawrinka, nella conferenza stampa al termine della finale.
"Sono molto triste e deluso, ma questo è lo sport, ho avuto tanti momenti belli e può capitare che ce ne siano di meno belli. L'ultima cosa che volevo fare era ritirarmi, soprattutto in una finale di uno Slam ma al tempo stesso è molto dura lavorare tutto l'anno e poi vedere tutto svanire così". Il pubblico di Melbourne Park ha fischiato Nadal al rientro dopo i 7 minuti che si è preso per l'iniezione di antidolorifico alla schiena: "Il fisioterapista cercava di fare il possibile e prima che poteva, il pubblico non poteva capire... Io posso capire la gente che ha pagato il biglietto e che mi ha sempre sostenuto in queste due settimane, sul momento non poteva capire che cosa stesse accadendo".
Malgrado i guai fisici, l'otto volte campione del Roland Garros ha avuto la forza di portarsi a casa il terzo set: "Nel set che ho vinto ho recuperato due volte da 15-40 e un'altra da 0-30. Ho provato fino in fondo perché non si sa mai, ma non c'era nulla che io potessi fare, Stan è uno dei primi giocatori del mondo. Servivo troppo piano, troppo prevedibile, non ho giocato sempre bene in questo torneo, l'ho fatto solo contro Monfils e contro Federer. Però sono felice di come sono arrivato alla finale, uno deve essere contento quando dà tutto se stesso. Vado a casa sapendo di non aver nulla da rimproverarmi".
"Ho sentito dei problemi alla schiena già all'inizio del riscaldamento, alla fine del primo set è andata peggio, nel secondo set non potevo proprio giocare. Questo però non è il momento di parlare del mio infortunio, né della mia schiena. E' il giorno di Stan e non il mio, bisogna parlare della sua vittoria. Ha meritato di vincere". Con queste parole il numero uno del mondo Rafael Nadal ha reso merito al nuovo campione dell'Australian Open, Stanislas Wawrinka, nella conferenza stampa al termine della finale.
"Sono molto triste e deluso, ma questo è lo sport, ho avuto tanti momenti belli e può capitare che ce ne siano di meno belli. L'ultima cosa che volevo fare era ritirarmi, soprattutto in una finale di uno Slam ma al tempo stesso è molto dura lavorare tutto l'anno e poi vedere tutto svanire così". Il pubblico di Melbourne Park ha fischiato Nadal al rientro dopo i 7 minuti che si è preso per l'iniezione di antidolorifico alla schiena: "Il fisioterapista cercava di fare il possibile e prima che poteva, il pubblico non poteva capire... Io posso capire la gente che ha pagato il biglietto e che mi ha sempre sostenuto in queste due settimane, sul momento non poteva capire che cosa stesse accadendo".
Malgrado i guai fisici, l'otto volte campione del Roland Garros ha avuto la forza di portarsi a casa il terzo set: "Nel set che ho vinto ho recuperato due volte da 15-40 e un'altra da 0-30. Ho provato fino in fondo perché non si sa mai, ma non c'era nulla che io potessi fare, Stan è uno dei primi giocatori del mondo. Servivo troppo piano, troppo prevedibile, non ho giocato sempre bene in questo torneo, l'ho fatto solo contro Monfils e contro Federer. Però sono felice di come sono arrivato alla finale, uno deve essere contento quando dà tutto se stesso. Vado a casa sapendo di non aver nulla da rimproverarmi".