Scommesse nel tennis, coinvolti Starace e Bracciali

Tennis
Indagini sulle scommesse nel tennis, ombre su Bracciali-Starace (Foto Getty)
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Dopo il calcio è il tennis a finire sotto la lente di ingrandimento della Procura di Cremona: chat su Skype e sms tra scommettitori e atleti, ombre sui due azzurri. In Italia si parlava di 50.000 euro non per una intera partita, ma per un solo set

Le chat di Skype e gli sms affiorati dai dispositivi informatici di alcuni dei 111 indagati dal procuratore della Repubblica di Cremona, Roberto di Martino, svelano un fronte nuovo della galassia sulle scommesse sportive e allungano ombre su alcuni tennisti, da Daniele Bracciali a Potito Starace. In Italia si parlava di 50.000 euro non per una intera partita, ma per un solo set.

Tutto comincia nel luglio 2007 - Uno scommettitore molto attivo è il bolognese Manlio Bruni, ex commercialista di Beppe Signori, uno degli arrestati della prima ora (finì ai domiciliari nel giugno 2011).
Era il 9 luglio 2007. Bruni chattava con 'braccio78', il tennista Daniele Bracciali. Era la vigilia del match del tennista italiano contro Jenkis a Newport. A presentarli fu tale 'Goret': "Sono con quel mio amico di cui ti parlavo, stai tranquillo, ti puoi fidare, adesso parla lui". Bruni nelle intercettazioni dice: "Domani a che ora giochi? Primo incontro? Possiamo parlarne di questa partita". "Dipende", scrive Bracciali. Bruni entra nei dettagli della scommessa: "Per me dipende da come si sviluppa, è importantissimo vincere il primo set e se possibile andare un break avanti nel secondo. E' possibile in questo caso posso dare molto di più". Il tennista esita: "Se lo conoscevo avrei potuto farlo, così non posso". Bruni: "Perchè troppo scarso?". "Così mi hanno detto, non lo conosco". Si parla di cifre. 'Braccio 78': "Di solito ci offrono 50 (50mila euro?) poi dipende, comunque domani preferisco giocarla, magari per una prossima volta". Bruni non molla: "Guarda 50 potrei farcela per prova per domani ma è indispensabile vincere il primo se non anche un'altra volta se lo so per tempo possiamo dare di piu'". Il tennista risponde: "Molto importante è che quello che ci gioco lo conosca così ci parlo prima perchè anche dirti che vinco il primo non è facile". La trattativa prosegue. Bruni: "Se lo vinci siamo a posto e 50 per te... 50 per un set mi sembra buono". Ma il tennista non se la sente e risponde che per questo giro giocherà "normale".

Bracciali squalificato tre mesi - Novembre 2007, 'braccio78' si mostra preoccupato con Bruni, perchè è uscita la notizia della squalifica a 9 mesi di sospensione con una multa di 40mila euro di Alessio Di Mauro, il primo tennista italiano a subire il provvedimento per aver scommesso. "Ora tocca a noi, mi rompono le p... per 370 euro... è 2 anni e 9 mesi che non gioco più mezzo euro". "Ti hanno interrogato?", chiede Bruni. "Ancora no". Bruni: "Ormai una cavia l'hanno presa". Bracciali: "Mi hanno già chiamato. La mia situazione è 40 volte meno quella di Di Mauro che ha giocato 7.000 fino a un mese fa". E Bruni: "I veri ladroni non li prendono". Bracciali sarà squalificato tre mesi e multato 20mila dollari.

Starace, sotto esame chat del 2011 - La chat di Skype incriminata è del 10 aprile 2011, a poche ore dall'inizio della finale del torneo di Casalblanca che Starace gioca (e perde in 2 set: 6-1, 6-2) contro Andujar. Con lo spagnolo fino a quel momento aveva un bilancio di 5 successi e 0 sconfitte. Erodiani, l'allibratore di Pescara, parla con tale Corradino (nickname: soldatomercemnario11). "Starace ha fatto un assegno in garanzia?????". "Sì". E Corradino spiega che la puntata sulla sconfitta dell'italiano è certa.