Parigi Bercy, finale di stagione da brividi

Tennis

Elena Pero

Novak Djokovic ai BNP Paribas Masters del 2015 (foto Getty)
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Il calendario prevede che siano i punti pesanti del 1000 del torneo a dirci chi completerà i due gironi delle ATP World Tour Finals. Murray punta a sorpassare Djokovic, cosa che potrebbe avvenire già dopo Parigi. Ma è il Masters di Londra che deciderà chi chiuderà il 2016 al primo posto

La corsa al primato. La corsa per gli ultimi due posti al Masters. Si è costretti ad andare di fretta pure alla fine della stagione regolare, anche se le energie rimaste non sono molte – e lo si vede dai risultati dei big in questi giorni. Il calendario prevede che siano i punti pesanti del 1000 di Bercy a dirci chi completerà i due gironi delle ATP World Tour Finals. L’austriaco Thiem appare piuttosto spompo, ma le fatiche dei primi mesi gli permettono di stare ora abbastanza tranquillo.

Solo uno exploit parigino di quelli alle sue spalle potrebbe impedirgli di debuttare a Londra. Vienna e Basilea dicono anche al momento l’attuale numero otto è Marin Cilic, uno dei pochi che ha ancora una motivazione estrema per continuare a spingere: la finale di Coppa Davis. Il campione di US Open ’14 è il leader della squadra croata che ospiterà a Zagabria gli argentini nell’ultimo week end di novembre. Dietro Cilic, Berdych e Goffin arrancano, il che dà speranze (remote) a Jo-Wilfried Tsonga, decisamente più riposato e pimpante rispetto agli altri due, ma anche in notevole ritardo.

Motivazione altrettanto estrema e persino più immediata è quella di Andy Murray, che è davvero vicino ad agganciare Novak Djokovic. Da Wimbledon lo scozzese tiene il passo di un numero 1, a Vienna ha centrato il terzo successo in altrettante uscite ed è in serie positiva da 15 incontri. Nella Race, la classifica del solo anno in corso, ormai è a soli 415 punti di distacco. Ma da solo non può farcela. Ha bisogno del Nole ‘attenuato’ degli ultimi tempi. Il serbo arriva a Parigi certamente più riposato del rivale dopo le vacanze in Spagna, ma senza i coach Vajda e Becker.

Quale sarà l’atteggiamento di Djokovic negli ultimi tornei dell’anno? ‘Ok, ragazzi, la pacchia è finita. Sono tornato io, in carne e ossa e con tutti i sentimenti’ può essere un’alternativa. Ma magari Nole è già con la testa al 2017.Murray ama darsi degli obiettivi a breve termine. Il sorpasso potrebbe avvenire già dopo Parigi, ma è il Masters di Londra che deciderà chi chiuderà il 2016 al primo posto. Come nel 2014 il leader è Djokovic, lo sfidante allora era Federer, oggi è Murray. Per lo svizzero sarebbe stato un colpo di coda, lo scozzese invece vuole fortemente guardare per la prima volta nella sua vita tutti gli altri dall’alto.