A Perth Roger Federer è stato sconfitto 7-6 6-7 7-6 da Alexander Zverev nel match di Hopman Cup fra Svizzera e Germania
Quando di fronte c'è un avversario che ha 16 anni meno di te, la lotta contro il tempo la tocchi con le corde. Figuriamoci se alla fine perdi pure. Federer-Zverev: tutto in due ore e mezza e tre tiebreak, con il teenager più forte del mondo che finisce per macchiarsi di regicidio. Dell'esibizione il match ha proprio nulla. Insomma, i due se le danno sul serio ed escono a pieni voti: saranno protagonisti del 2017. In maniera evidentemente diversa. Il bambino biondo picchia forte al servizio e scopre angoli di rovescio, mentre ogni gesto di RF spiega come mai per un suo allenamento si muovano 6000 persone. Piedi attaccati alla riga di fondo, soluzioni in controbalzo e guizzi in punta di racchetta. Con ogni smash che è una martellata sull'orologio, per dare l'idea di quanto sia infastidito, lo svizzero, dal tempo che passa.
Un’altra generazione - Zverev è l'incarnazione di tutto questo. Quando frequentava la scuola elementare, in fondo, Roger era già Federer e giocava la Hopman Cup in coppia con Mirka, che un anno dopo sarebbe diventata signora Federer. Esce sconfitto, Roger, ma il messaggio è chiaro: quindici anni e milioni di "quindici" più tardi, il tennista più bello di tutti i tempi può ancora "fare danni". Il suo danno preferito si chiama slam, la prima occasione Australian Open.