Primo trionfo di Murray a Dubai: Verdasco ko

Tennis

Stefano Olivari

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Il numero uno al mondo si avvicina nel miglior modo possibile al mese di Indian Wells e Miami. Dopo una grande settimana (battuti Seppi, Bautista e Haase) si è sbarazzato in finale di Fernando Verdasco con un facile 6-3, 6-2

Il numero uno del mondo si è avvicinato al mese di Indian Wells e Miami nel modo migliore possibile, conquistando a Dubai un torneo che non aveva mai vinto prima. Per Andy Murray il difficile non è certo stato in finale, dove ha battuto 6-3 6-2 uno spentissimo Fernando Verdasco. Lo spagnolo era reduce da una grande settimana, in cui fra gli altri (Seppi, Bautista, Haase) aveva battuto Monfils, ma anche nei suoi giorni migliori raramente è stato da corsa contro lo scozzese (adesso 2-13 il bilancio totale). A Dubai Murray ha faticato soltanto all’inizio, poi Verdasco lo ha messo in partita tirandogli quasi soltanto sul rovescio ma soprattutto rimanendo inchiodato ben dietro la linea di fondo: un suicidio, anche contro gente inferiore a Murray, che uscito vivo dai sette match point salvati nei quarti contro Kohlschreiber ha adesso vinto il quarantacinquesimo torneo di una carriera che con i trent’anni all’orizzonte non ha ancora imboccato la parabola discendente.

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Proprio mentre il quasi coetaneo Djokovic sembra avere perso quella rabbia che era sempre stata il suo marchio di fabbrica, anche se non va dimenticato l’ultimo incrocio fra di loro, a inizio anno a Doha, con vittoria di Nole. 6-3 5-7 6-4. A proposito, lunedì il divario (il serbo, pur stanco, è tuttora il numero due del ranking) si amplierà ulteriormente, arrivando a quota 2215 punti: due vittorie in due grandi tornei con l’altro che nemmeno partecipa, più o meno. Di certo Murray pretende moltissimo da questo suo 2015, dopo l’incredibile eliminazione agli Australian Open per mano di Mischa Zverev (tuttora non si capisce come possa essere accaduto, pur avendo visto la partita).

Ambizioni giustificate anche dallo stato di forma degli altri big. Federer dopo la leggendaria impresa a Melbourne ha problemi muscolari e a Dubai ha perso al secondo turno da Donskoy, Wawrinka è uscito al primo turno (sempre in Dubai) con Dzumhur, Djokovic ha perso da Kyrgios nei quarti di Acapulco e Nadal, anche lui ad Acapulco, perso in finale contro Querrey. Raonic, inattivo l’ultima settimana, sta bene ma quando si arriva al dunque, nei tornei dello Slam, rimane a due colpi dalla gloria. Sarà una stagione di grande equilibrio, fra i grandi, ma al di là della classifica (che non mente quasi mai) Murray sembra il più centrato di tutti.