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Miami Open: bene Federer, fuori Seppi e Lorenzi

Tennis

Stefano Olivari

Lo svizzero supera la promessa americana Tiafoe e va a un terzo turno che vale una finale, contro Del Potro. Seppi ha invece ceduto a Muller perdendo entrambi i set al tie break, mentre Lorenzi è crollato al terzo contro Mannarino. Buon esordio nel torneo per Wawrinka, Kyrgios, Berdych e Zverev

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Roger Federer è sempre sulla nuvola degli Australian Open e di Indian Wells, il suo esordio nel Miami Open è stato in assoluta scioltezza nonostante Frances Tiafoe sia molto più di una grande promessa del tennis americano, che sta portando verso il grande tennis una vera e propria generazione di fenomeni. Il 7-6 6-3 per lo svizzero in un'ora e un quarto, con alcune soluzioni da Federer di lusso, non deve ingannare perché il diciannovenne Tiafoe è sceso in campo senza timori e ha mostrato tutto il suo gioco: devastanti mazzate dal fondo, con entrambi i fondamentali, ma volée e in generale la parte tattica ancora in costruzione. È comunque sicuro che dopo questo torneo entrerà nei primi 100 del mondo e che ci resterà fino all'età della pensione sportiva. Per Federer un terzo turno da brividi, contro Juan Martin Del Potro che ha battuto Haase 6-2 6-4.

SEPPI - Una brutta giornata per il tennis italiano sul campo 7 di Crandon Park, visto che uno dopo l'altro Andreas Seppi e Paolo Lorenzi sono usciti dal torneo al secondo turno. Nessuno di loro era favorito nei rispettivi incontri, contro Gilles Muller e Adrian Mannarino, anche se va detto che in teoria Lorenzi lo era in termini di ranking ATP (37 contro 65). Il Miami Open di Seppi è finito contro Muller, numero 29 del mondo mentre l'altoatesino è 80 ATP, che lo ha battuto 7-6 7-6 al termine di un match dominato dalla logica del servizio ma alla fine girato in favore del giocatore sembrato più in forma e psicologicamente più vivo. Dettagli, che in una partita piena di errori come questa alla fine diventano pesantissimi. Primo set senza guizzi, con tanti scambi lunghi ma con palla che non viaggiava velocissima. Né Seppi né Muller hanno preso grandi rischi, proponendo palle centrali e sperando nell'errore dell'avversario: si è giocato ovviamente di più nei turni di battuta dell'italiano, ma l'approdo al tie break è stato quasi naturale. Lì il lussemburghese ha fatto valere servizio e maggiore capacità di prendersi punti facili. Più o meno stessa musica nella seconda frazione, anche se Seppi ha avuto palle break non sfruttate. In generale Muller, pur non essendo al top, ha preso qualche iniziativa in più e questo nei momenti decisivi ha pesato. Peccato per Seppi. che nei confronti diretti era avanti 3-1 e che in questo 2017 fatica a vedere la luce nonostante il grandissimo Australian Open (ottavi di finale con Wawrinka, dopo avere eliminato al secondo turno Kyrgios). 

LORENZI - Nel match di Lorenzi il clima da battaglia aveva fatto sperare bene, però Mannarino ha molte più soluzioni oltre ad essere di cinque anni più giovane: 6-4 3-6 6-2 per il francese, che ha fatto e disfatto nei primi due set, tenendo l'iniziativa contro un Lorenzi apparso un po' stanco nonostante per lui fosse la prima partita del torneo, essendo la testa di serie numero 32. La tenuta psicologica non è mai stata però la prima qualità di Mannarino, diversamente non sarebbe quasi 30 posti dietro a Lorenzi nella classifica mondiale, e all'inizio della terza frazione sembrava davvero in stato confusionale e senza più la misura per le sue accelerazioni di diritto. Qui il Lorenzi medio avrebbe portato a casa la partita, sbuffando e lottando, invece a Miami è andata diversamente e il romano-senese ha sentito all'improvviso tutto il peso dei 36 anni, letteralmente scoppiando (non viene in mente un altro termine). Anche per lui il Miami Open (in singolare, perché deve ancora giocare il doppio insieme a Sousa) finisce alla prima settimana. 

LE ALTRE PARTITE - Intanto è entrata in scena anche la testa di serie numero 1 Stan Wawrinka, che non ha avuto alcun problema (6-3 6-4) contro Zeballos. Facile anche Tomas Berdych in una partita che poteva creargli qualche insidia, contro il talentino Rublev (6-3 6-2). È piaciuto anche Kyrgios, 6-4 6-3 ma soprattutto un buon atteggiuamento contro Dzumhur, mentre è senz'altro una sorpresa l'uscita di Thiem contro Borna Coric. Qualche incertezza all'inizio per David Goffin contro il qualificato Darian King, poi il belga è andato via liscio 7-5 6-1. Mesta uscita di scena di David Ferrer, che ormai non ne ha più, contro Schwartzman, e stessa sorte per Tommy Robredo con Querrey. Jaziri ha realizzato un relativo upset ai danni di Feliciano Lopez, l'ennesimo spagnolo declinante in circolazione, mentre Alexander Zverev ha brutalizzato Lu. Fra le donne grande fatica della Muguruza per piegare la Zhang (che l'altroieri aveva eliminato la Errani) e Lucic che ripete contro la Radwanska la superprestazione degli Australian Open, con lo stesso risultato. Domenica con in campo l'ultimo italiano rimasto nei singolari, Fabio Fognini, impegnato contro Chardy in un terzo turno in cui parte da favorito.